lunedì 31 marzo 2008

1° Aprile: pesce al forno...


Oggi a pranzo mi sono fatta un’orata: il mio pesce d’aprile è finito al forno. Ma gli scherzi sono belli tutto l’anno! Quanti ne ho fatti nella vita! Chi non ha mai messo qualcosa di “spiacevole” sulla sedia del compagno di banco? Chi non ha mai attaccato una scritta o un pesce di carta sulla schiena altrui? Chi non ha mai alzato i tergicristalli dell’auto o suonato i campanelli dei condomini, o fatto telefonate strane? Chi non ha mai fatto gavettoni? Vittime possono essere gli insegnanti, gli amici, i compagni di corso, i fidanzati, le amiche apprensive…
Ricordo al ginnasio io e un’amica ci mettemmo d’accordo per far arrabbiare una ragazza che ci stava antipatica, così misi in atto una scenetta. Chiacchieravamo a ricreazione quando le dissi: “Eliana, hai freddo? Hai pelle d’oca. Oh, guarda, hai anche la faccia d’oca!”…che risate!
Si può però esserne anche vittime però...chi ha spirito sta allo scherzo, e si diverte, come accade a me QUASI sempre. Quando un compagno di scuola mi spostò la sedia mentre mi stavo sedendo e caddi a terra come una pera, ridevano tutti, ma ridevo anch'io. Quando un'amica mi regalò un ombrello, dicendo che non lo usava da tempo a causa del colore, giallo, che non le piaceva, alla prima pioggia capii lo scherzo: l'aveva bucato ben bene, e io mi sono bagnata completamente! Però le ho fatto i complimenti per l'idea. :-)
Infine le bufale on line: c'è di tutto e di più. Ricordo la mail da far girare che paventava il fattore cancerogeno degli assorbenti interni, nonché del sodium laureth sulfate, sostanza schiumogena comunissima. Non ho mai creduto a queste catene, nemmeno a quelle che richiedono di girare la mail a tutti i propri conoscenti per una bambina gravemente malata, o cose del genere. Dubito di tutto, forse sbagliando, ma meglio diffidare... Per avere un'idea delle bufale: cliccate qui .

venerdì 28 marzo 2008

Un difetto delle Donne


Quando Dio creò la donna era già al suo sesto giorno di lavoro facendo pure gli straordinari.
Apparve un angelo e gli chiese:"Come mai ci metti tanto con questa?"
E il Signore rispose: "Hai visto il mio Progetto per lei? Deve essere completamente lavabile, però non deve essere di plastica, avere più di 200 parti muovibili ed essere capace di funzionare con una dieta di qualsiasi cosa avanzi, avere un grembo che possa accogliere quattro bimbi contemporaneamente, avere un bacio che possa curare da un ginocchio sbucciato ad un cuore spezzato, e lo farà tutto con solamente due mani."
L'angelo si meravigliò dei requisiti.
"Sono tanto vicino a terminare questa creazione che ci sto mettendo tutto il mio cuore...Ella si cura da sola quando è ammalata e può lavorare 18 ore al giorno."
L'angelo si avvicinò di più e toccò la donna: "Però l'hai fatta così delicata, Signore"
"E' delicata, ribatté Dio, però l'ho fatta anche robusta. Non Hai idea di quello che è capace di sopportare o ottenere"
"Sarà capace di pensare?" chiese l'angelo.
Dio rispose:"Non solo sarà capace di pensare ma pure di ragionare e di trattare"
L'angelo allora notò qualcosa e allungando la mano toccò la guancia della donna...
"Signore, pare che questo modello abbia una perdita..."
"Ti avevo detto che stavo cercando di mettere in lei moltissime cose...non c'è nessuna perdita... è una lacrima" lo corresse il Signore "Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia, la sua pena, il suo disinganno, il suo amore, la sua solitudine, la sua sofferenza, e il suo orgoglio".
Ciò impressionò molto l'angelo "Sei un genio, Signore, hai pensato a tutto. La donna è veramente meravigliosa".
Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini. Affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità, amore e gioia.
Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere, piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose.
Lottano per ciò in cui credono. Si ribellano all'ingiustizia.
Non accettano un NO per risposta quando credono che ci sia una soluzione migliore.
Si privano per mantenere in piedi la famiglia. Vanno dal medico con un'amica timorosa.Amano incondizionatamente.
Piangono quando i loro figli hanno successo e si rallegrano per le fortune dei loro amici. Il loro cuore si spezza quando muore un' amica.
Soffrono per la perdita di una persona cara.
Non ci sono dubbi però... nella donna c'è un difetto: si dimentica quanto vale.

lunedì 24 marzo 2008

Pronto soccorso...e due!


Nuova tappa al Pronto soccorso per me il giorno di Pasqua.
Domenica sono andata a fare la mia corsa quasi quotidiana nelle campagne vicino a casa, e ciò è già di per sé lodevole, visto l’orario mattutino ed il freddo che c’era. Ad un certo punto ho visto un gatto nero dagli occhi gialli che mi guardava disperato appeso all’ingiù: era rimasto impigliato con una zampa in una rete metallica.
Mi sono avvicinata, miagolava, e mi ha fatto tanta pena. Chissà da quanto tempo era lì, non è zona di passaggio quella.
Era impigliato veramente malamente, quindi ho spento l’I-pod e ho iniziato a parlargli, come se ciò potesse aiutarlo: “Ti salvo io!”
Appena però l’ho afferrato per sollevarlo e quindi cercare di staccarlo da lì, è diventato una BELVA, in uno scatto mi ha graffiato e morsicato, stracciadomi la manica del pile! Che dolore.
Poverino, non è colpa sua: io sono stata un’imprudente, avrei dovuto immaginare la reazione di un animale dolorante e in trappola.
Mi sono incamminata verso casa (la voglia di correre mi era passata vista la mano insanguinata...) coll’intento di chiamare qualche associazione gattofila o i Vigili del Fuoco, ma sulla strada ho incrociato la Polizia, e ho fermato loro.
Sì, lo so, non è stata un’idea geniale, ma al momento non vedevo altra scelta: ho spiegato loro il fatto, ho mostrato le mie ferite, e mi hanno detto che ci avrebbero pensato loro. Non so cos’hanno fatto, sarebbe stata anche un’ottima idea sopprimerlo con un colpo di pistola, ma non credo la possano usare per scopi venatori e/o dilettantistici! :-)
Devo dire un po’ spaventata dal buco sanguinante sulla mano, dal morso per fortuna poco profondo sul polso (era una BELVA) ho fatto un salto al P.S., anche se forse non era necessario.
Non ho avuto ancora il coraggio di andare a vedere se appesa a quella rete ora c’è la carcassa di un animale morto, e se invece magari se ne sta al caldo sul sofà di qualche casa della zona, con una zampa malconcia.
So solo che la mia simpatia per il mondo felino è ulteriormente diminuita.
Per alleggerire un po' il tema, citiamo una gatta che proprio a quattro zampe non è: quellla di Marcella Bella che non parla ma dice sì... :-)

mercoledì 19 marzo 2008

La descrizione di un attimo


La descrizione di un attimo? (*) E’ come un lampo, un attimo in cui qualcosa di ordinario diventa straordinario, e ti apre il cuore all’improvviso. Provo ora ad elencare SOLO le prime cose che mi vengono in mente…e vi auguro Buona Pasqua.
Scorgere il mare dopo tanto tempo, un raggio di sole che filtra e ti permette di vedere la polvere che c’è nell’aria, una lacrima sulla scena toccante di un film visto sul divano, una tazza fumante di tè vicino allo schermo del computer, un micio appoggiato sornione su ciglio di un muro, lo sguardo di uno sconosciuto sul tram, il momento magico mentre fai sport (quel momento in cui senti l’energia che sale nel tuo corpo, e se la fai esplodere ti senti invincibile), ritrovare un fiore seccato in un libro, leggere un cartello con scritto: “SGOMBRI BEI, VIVI, ISTRUITI”, il dondolio di un’amaca alle 2 del pomeriggio di un sabato di maggio...
(*) Avrei voluto riproporvi la canzone dei Tiromancino , ma tanto essa è piacevole, quanto il video è improponibile! Per chi volesse comunque cliccare...vi consiglio solo l'ascolto! :-)

lunedì 17 marzo 2008

Pronto? Soccorso in arrivo.


Qualche giorno fa sono stata al Pronto Soccorso, per qualcosa di non grave per fortuna, ma alquanto doloroso. E mentre camminavo verso l’Ospedale, la strada mi sembrava infinita, ed a malapena vedevo dove mettevo i piedi, mi sono sentita SOLA. E mentre aspettavo il mio turno un’anziana signora è stata dolcissima nel mettermi una mano sulla spalla, e a chiedermi se avevo bisogno di aiuto: vedeva che stavo maluccio, e non sapeva come aiutarmi o darmi conforto.
E lì mi sono sentita SOLA: avrei voluto avere qualcuno di "amico" accanto, avrei voluto che qualcuno mi accompagnasse in auto, e che mi stesse vicino mentre aspettavo per più di un’ora in sala d’attesa. Sì è vero, ho ricevuto mail e telefonate dagli amici e dai miei genitori, tutti preoccupati della mia salute, ma in quei momenti ero sola. E ho pensato: “E se mi fosse successo qualcosa di più grave? Chi avrei potuto chiamare? Il mio capo?” :-)
Insomma, la mia nuova vita qui ha anche qualche lato poco piacevole, non c’è dubbio.

giovedì 13 marzo 2008

E' ora della poesia


Avrei voluto rimanerti in testa
come un motivo che ti prende dal mattino
o quelle frasi celebri dei film
che tornano ogni volta, come un bene...
Ti ho dato il nome... mille te ne ho dati
eppure non accende le mie vene
sapere che lo porti, non mi sfama...
Tu resti come un segno lungo il muro
che torna fuori appena cade un quadro,
rappreso tra le pieghe delle mani...
E forse ti dovrò sempre portare
nell'aria che si alza dove passo...

martedì 11 marzo 2008

Collezioni private


In linea teorica si può considerare collezione qualsiasi quantità rilevante di cose della specie specie, o natura, od origine. Si può insomma collezionare ciò che si vuole: e si trova veramente di tutto. Dando per scontati vecchi supporti come dischi, francobolli, monete, e sorvolando sulla classica collezione di farfalle, che è passata proprio di moda, poi si trovano lattine, tappi, cartine di arance, sottobicchieri, spille, fumetti, candele, cartoline, ma anche sacchetti per il vomito, piercing, copriwater, animali imbalsamati...
C’è chi si accontenta di accumulare per il piacere di possedere la quantità, e chi si limita ad un certo periodo di tempo in cerca di rarità, chi gode della qualità e del valore della propria raccolta, e chi invece si limita a raccogliere ciò che più gli piace.
In genere i collezionisti più esperti hanno piccole usanze, come utilizzare libri e cataloghi per la ricerca di altre informazioni, scambiare oggetti o acquistare all' asta o in negozi specializzati, creare un indice che permetta di avere una visione completa degli oggetti posseduti, scambiare notizie con altri appassionati, ecc.
Io da piccola collezionavo gomme profumate e Puffi. Beata innocenza! Al giorno d'oggi quando inserisci i termini "gomme profumate" su Google, trovi i pneumatici profumati di una ditta giapponese. :-(
Senza contare che se avessi investito i soldi spesi in gomme profumate (o Puffi), ad oggi sarei ricca: una gomma molto elaborata, ad esempio a forma di lampada, con relativo pulsante, o scuolabus dotato di ruote, poteva costare anche 7/8.ooo lire !
Cosa colleziono adesso che sono cresciuta? Fallimenti nella vita professionale, cocci di tazze che rompo con cadenza settimanale, e DVD del Dr. House.
Anche queste sono collezioni, no? :-)

lunedì 10 marzo 2008

Lunedì...

Buongiorno!
Nonostante sia lunedì e il tempo sia brutto, voglio portare un po' di solarità attraverso questo link, che mi segnala l'amico Enzo.
Buon ascolto!

giovedì 6 marzo 2008

Bagno pubblico? No, grazie.


'La posizione' è una delle prime lezioni di vita di una bambina, deve accompagnarci per il resto della vita.
Ma ancora oggi, da adulte, 'la posizione' è terribilmente difficile da mantenere, quando hai la vescica che sta per esplodere.
Quando devi andare in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt.
Allora ti metti ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano anche loro con le gambe e le braccia incrociate. E' la posizione ufficiale di '"me la sto facendo addosso".
Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con la bambina piccola "che non può più trattenersi" e ne approfittano per passare avanti tutte e due!
Finalmente se ne apre uno e subito ti accorgi che non c'è la chiave. Vorresti appendere la borsa a un gancio, e non c'è nemmeno quello. Ispezioni la zona, il pavimento è pieno di liquidi non ben definiti e non osi poggiarla lì, per cui te la appendi al collo anche se è pesantissima, piena com'è di cose che ci hai messo dentro, la maggior parte delle quali non usi ma le tieni perchè non si sa mai.
Ma c'è un altro problema: dato che non c'è la chiave, devi tenere la porta chiusa con una mano, mentre con l'altra ti abbassi i pantaloni e assumi 'la posizione'...
AAhhhhhh finalmente...
A questo punto cominciano a tremarti le gambe... perchè sei sospesa in aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti bloccano la circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa di 5 chili appesa al collo.
Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire la tazza nè di coprirla con la carta, dentro di te pensi che non succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti risuona in testa 'non sederti mai su un gabinetto pubblico!', così rimani nella 'posizione', ma per un errore di calcolo un piccolo zampillo ti schizza sulle calze! Sei fortunata se non ti bagni le scarpe.
Mantenere 'la posizione' richiede grande concentrazione. Per allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi il rotolo di carta igienica ma, cavolo, non ce n'è!
Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai in borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la porta, ci pensi su un attimo, ma non hai scelta.
E non appena lasci la porta, qualcuno la spinge e devi frenarla con un movimento brusco, altrimenti tutti ti vedranno semiseduta in aria con i pantaloni abbassati.
NO!! Allora urli 'O-CCU-PA-TOOO!!!', continuando a spingere la porta con la mano libera, e a quel punto dai per scontato che tutte quelle che aspettano fuori abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti rimetti a cercare il kleenex, vorresti usarne un paio ma sai quanto possono tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non si sa mai.
In questo preciso momento si spegne la luce automatica, ma in un cubicolo così minuscolo non sarà tanto difficile trovare l'interruttore!
Riaccendi la luce con la mano del kleenex, perchè l'altra sostiene i pantaloni, conti i secondi che ti restano per uscire di lì, sudando perchè hai su il cappotto che non avevi dove appendere e perchè in questi posti fa sempre un caldo terribile.
Senza contare il dolore al collo per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo sulle calze...
Ti metti in piedi anche se non senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo sciacquone. E finalmente vai al lavandino: è tutto pieno di acqua e non puoi appoggiare la borsa, te la appendi alla spalla, non capisci come funziona il rubinetto con i sensori automatici e tocchi tutto finchè riesci finalmente a lavarti le mani in una posizione da gobbo di Notredame per non far cadere la borsa nel lavandino; l'asciugamani è così scarso che finisci per asciugarti le mani nei pantaloni, perchè non vuoi sprecare un altro kleenex per questo!
Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con le gambe incrociate e in quei momenti sei felice, perchè "è finita". Non sanno cosa le aspetta.
Esci e vedi colui che, di sesso maschile, è già uscito dal bagno da un pezzo e gli è rimasto perfino il tempo di leggere Guerra e Pace mentre ti aspettava.
"Perche' ci hai messo tanto?" ti chiede irritato. "C'era molta coda" ti limiti a rispondere.
E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo, per solidarietà, perchè una ti tiene la borsa e il cappotto, l'altra ti tiene la porta e l'altra ti passa il kleenex da sotto la porta; così è molto più semplice e veloce perchè tu devi concentrarti solo nel mantenere 'la posizione'. E la dignità.

lunedì 3 marzo 2008

Risultati?


Ah, dimenticavo i miei risultati: fisico di una 35enne e testa di una 22enne! Devo preoccuparmi? :-)

Uomo ideale: esiste?

Ma cosa significa "ideale"? Ciò che può essere desiderabile per me può essere insopportabile per altre donne.

Ad esempio a me piacciono gli uomini coi capelli corti, mentre ho amiche che sbavano alla visione di una chioma fluente, o arruffata. A me da idea di disordine anche mentale (ma io non faccio testo!)
Non mi piace l’uomo ribelle, anticonvenzionale, mentre altre donne vanno fuori di testa per tipi che scardinano le regole del mondo. Ognuno di noi ha il SUO ideale, che poi peraltro cambia col tempo. Ciò che poteva essere, o sembrava essere, l’ideale a 23 anni, si è rivelato un fallimento totale a 26, e pensandoci ora dici: “Ma come ho fatto ad amare un tipo così per 3 anni?”
Negli ultimi giorni mi sono arrivati 2 test, di quelli moooolto attendibili ;-) che girano via mail.
Uno voleva stabilire qual è l’età del mio corpo rispetto a quella anagrafica, l’altro quella mentale. Nel primo caso ho ottenuto 35 anni, e convinta di aver raggiunto un ottimo risultato, ho girato la mail agli amici, vantandomene. Ebbene, 3 amici mi hanno risposto, e tutti hanno ottenuto punteggi inferiori a me, nonostante siano più anziani di me: insomma, ho il corpo di una vecchia!
Il secondo test mi ha dato più soddisfazioni: sono GIOVANE dentro: bella consolazione... :-)
Comunque, per chi volesse cimentarsi ecco i links e buon divertimento:
test sul corpo e test sulla mente .