giovedì 27 novembre 2008

Tutto vibra


Dopo la pedana vibrante, l'anello vibrante, la consonante vibrante, la panca vibrante, l'uovo vibrante e la corda vibrante, eccolo: il mascara vibrante!
Un oggetto che mancava nel beauty della donna moderna. Nel mio c'è di tutto, e non è mai abbastanza grande: i prodotti che una donna, specie dopo i 30 quando si intravedono le prime righette, sono innumerevoli.
Creme per ogni esigenza, rossori, rughe, occhiaie, per la sera e la mattina, dentifrici che rispondono ad esigenze diverse, sbiancanti o rinforzanti, e lozione struccante, e tonico, e filo interdentale, e crema per il contorno occhi e labbra, fondotinta liquido e compatto, ombretti di vari colori, da abbinare all'abbigliamento quotidiano, e matita e mascara.
Penso di non essere mai uscita di casa, da 20 anni a questa parte, senza matita e mascara sugli occhi. Il lettore uomo si chiederà come mai tale fissazione: non capite? E' fondamentale mettere in risalto gli occhi, e i miei che sono tendenzialmente piccoli, esigono un contorno.
Ecco dunque il mascara vibrante: fa 7.000 oscillazioni al minuto, e promette stesura ottimale. Non dice il produttore se poi, finito il colore, il pettinino si possa usare per altri usi... :-)

martedì 25 novembre 2008

Calamita umana


Oggi vorrei parlare di nuovo del mio amato frigo: tanto il suo interno di solito mette una grande tristezza per la desolazione che lo caratterizza, quanto il suo esterno è estremamente allettante, rallegrato dalla mia collezione di calamite.
Fino a qualche anno fa consideravo sfigati i collezionisti di calamite, così trash a volte nelle loro figure strane: barattoli, pesciolini, macchinine, ecc.
Poi però ho riconosciuto nel vecchio frigo di mia nonna, original anni 40, tipo quelli che oggi la Smeg fa pagare 800 euro, il luogo ideale per iniziare la raccolta.
Il frigo è bianco, un po' sbeccato qua e là, ne ha passate tante...avrei voluto tingerlo di blu, o di rosa, ma la nonna ci sarebbe rimasta dal crepacuore, per cui mi sono limitata ad attaccarci qualche gadget: Hello Kitty, una mucca, un piatto di cozze, la Tour Eiffel fatta di baguette (senza una gamba, sic!), il cucù tirolese, ecc.
Sto cercando di specializzarmi in calamite dal mondo, ma essendo io in un periodo di vacche magre, e avendo amici piuttosto sedentari, sta diventando un'impresa!
Per cui faccio un appello: se mi volete bene, e viaggiate ogni tanto, portatemi una calamita!

lunedì 24 novembre 2008

Castagnata 2008

Anche quest'anno si è svolta nella taverna della casa dei miei, la usuale Castagnata a base di castagne (ma va!), vino novello e non solo, pane e salame, dolcetti vari e frutta per i salututisti (pochi).
Il tutto dura dalle 6 alle 8 ore, un tempo sufficiente a fare di tutto: giocare a Trivial, tirare fuori il mio mitico Twister, sfogliare riviste di arredamento, chiacchierare di tutto e sparlare di molti, sporcare di vino rosso la tovaglia, fare la guerra con le bucce di mandarino, guardare "Frankestein jr" a spezzoni, giocare a biliardo, perdere a briscola, piluccare da un piatto all'altro, e... bruciare una padellata di castagne!!
Beh, in tema di caminetto, vi propongo questo pezzo tratto da Zohan, un mitico film che temevo somigliasse al pessimo Borat, ma ho scoperto invece essere molto simpatico:

venerdì 21 novembre 2008

Bolt 2 in 1

Dopo quel fico di Daniel Craig che si diletta a fare l'agente 007, stemperiamo la tensione (e i bollenti spiriti) con un filmetto piacevole con un cane speciale, e i "soliti" piccioni che tornano con cadenza regolare sul mio blog ;-) Uscita 28 novembre.
E poi, una grande notizia: i miei 2 attori preferiti sono tornati con un film che si presenta davvero bene: Nessuna verità. Chi l'ha già visto esprima i suoi commenti.

martedì 18 novembre 2008

Strage




Mi è arrivata oggi una mail dal contenuto strabiliante: non sapevo, e molti non lo sanno, che in Danimarca ogni anno dal 1709 si svolge una manifestazione agghiacciante, un massacro brutale e sanguinario nelle isole Feroe, dove giovani uomini, per dimostrare di aver raggiunto l'età adulta, massacrano i delfini Calderones, una specie, simile alla balena nell'aspetto ed estremamente intelligente e socievole.
Purtroppo non siamo nuovi a queste cose: tutti gli anni al largo di Taiji i giapponesi cacciano e uccidono circa 20.000 delfini destinati, i meno robusti, alle industrie alimentari e ai ristoranti mentre gli esemplari migliori ai delfinari e ai circhi acquatici.
Una grossa denuncia su questa situazione è stata data dalla Sea Shepherd Conservation Society la società fondata da Paul Watson, cofondatore di Greenpeace: "Ho visto le baie delle isole Færøer tinte di rosso dal sangue e ho sentito le urla delle balene pilota ferite mortalmente che urlavano per la propria vita mentre bagnavano i volti avinazzati dei loro massacratori con il loro sangue caldo, ridendo mentre le stupravano con le loro lame. E' uno spettacolo mostruoso ed è una oscenità abbracciata completamente dal governo danese e da molta gente danese. (...)"Ecco alcune foto. Le pubblico, come ho visto hanno fatto molti altri blog e siti, nella speranza, seppur recondita, che qualcosa possa cambiare, e che il prossimo anno questa strage non avvenga.

lunedì 17 novembre 2008

Come sarà?


Avete mai pensato a come sarebbe il vostro funerale? Vi siete mai chiesti chi verrebbe alla funzione?
Io sì. Mi immagino lì, a guardare dall'alto i parenti e gli amici, gli ex morosi, e anche chi ci è venuto perchè "si deve" ma in realtà di me proprio non gliene frega niente, o peggio mi odiava in vita. Anche se scommetto che sarebbero più numerosi quelli disperati di quelli indifferenti.
Potrei anche pensarci ora, no?
Voglio donare gli organi, che posso garantire, sono in ottimo stato.
Alla cerimonia vorrei fosse suonato Knocking on heaven's doors, tanto per stare in tema, e anche l'Ave Maria di Bach: si può usare anche ai funerali, e visto che difficilmente mi sposerò, lasciatemelo fare.
Qualche fiore, e qualche opera di bene.
Non penso poi avrò bisogno di prèfiche, per chi non lo sapesse erano delle donne che, con abiti scuri, si recavano a casa del defunto e stringendosi intorno al feretro, avevano il compito di compiangerlo e di decantarne le virtù, con pianti e disperazione. Caso mai fate in modo che sia presente qualche "prèfico".
Infine vorrei essere cremata, così da occupare poco spazio (finalmente!) ed essere conservata in una teca: l'ho già scelta, è in larice con un fiore blu sul davanti. Certo il tutto significa una bella cifra, sia per il costo della cremazione, sia per l'acquisto dell'urna. Ma non mi ci vedo proprio in una bara classica...
COnservatemi fino all'8 febbraio, il giorno della mia nascita: questo anche per dare il tempo e il modo ai superstiti di superare il lutto, attraverso un corpo, un segno, un sepolcro che custodisca dei resti. Foscolo docet.
Poi, quel giorno, vorrei che qualcuno che mi vuole bene gettasse le ceneri in un posto speciale: in mare, in Sicilia, da una barca, o in cielo, nel cielo australiano.

giovedì 13 novembre 2008

W la plastica

Siete favorevoli alla chirurgia plastica? O l'avete già provata?
Io sono estremamente favorevole, se fatta con criterio. Perchè un soggetto non deve potersi migliorare? No alle labbra-canotto, no agli zigomi tutti uguali, però perchè non correggere i piccoli o grandi difetti? Un naso importante, le coulotte de cheval o le orecchie a sventola...
Ieri ad esempio, in palestra ho visto una ragazza, avrà avuto sì e no 35 anni, e aveva due tettine che sembravano un sac à poche. Per chi non lo sapesse, è quel sacchettino che serve per distribuire la crema sulle torte: ho dato l'idea?
Personalmente mi rifarei il seno, non perchè abbia la forma di un sacchetto, anzi, ha una bella forma a mela, ma lo vorrei solo un po' più grande, una terza abbondante, anzichè una terza scarsa, insomma.
E poi mi farei le labbra - della bocca! - un po' più grosse.
Senza contare che mi toglierei un po' di ciccia ovviamete.
Qui sotto la mitica Teresa Mannino, che ironizza sul suo seno "a uva sultanina" e sulla biancheria intima: quanta saggezza! :-)

martedì 11 novembre 2008

Shampista...


Vi ho già parlato dei miei capelli, vorrei solo tornare sull'argomento perchè ho letto che pare che le donne passino dal parrucchiere quasi 200 giorni della loro vita, considerando che si va nei saloni dai 7 ai 97 anni.
Beh, considerate che questa è la media: conosco donne (vedi mia mamma) che ci va sì e no una volta ogni 3 anni, perchè non ha capelli bianchi, e se li fa tagliare da mia nonna...immaginate il risultato, visto e considerato che mia nonna era casalinga, e non parrucchiera.
C'è chi come me ci va ogni tanto, diciamo in media 2-3 volte ogni trimestre, e chi ci va ogni settimana: so di signore che non si lavano i capelli a casa da anni, e beate loro!
Io detesto lavarmi i capelli. E sì che non richiedono particolari cure, shampoo, balsamo, una pettinata, e phon senza piega. Però è un'attività, come pure lavarmi i denti, che non ho mai fatto volentieri.
Chissà perchè poi queste povere shampiste sono così mal considerate...quelle che"frequento" io di solito parlano di tutto, e se taccio tacciono pure loro (gran saggezza!)...e poi mi fanno dei massaggi al cuoio capelluto fantastici!
Ecco allora che mi è venuto in mente il film Zohan, e la scena mitica in cui lui, aitante ragazzone, si guadagna da vivere facendo lo "shampista" e fornendo anche altri servizietti...guardate il video, è forte.

sabato 8 novembre 2008

Polvere in faccia

Io non amo il caffè, non ne sono mai andata matta. Se lo bevo al mattino, lo faccio al Bar, da vera signora. ;-)
La scorsa domenica però ho voluto farmene uno, ne aveo voglia, e così ho preso la mia Brikka e un barattolo intonso di Illy.
Sapete che è sottovuoto, no? Beh, appena ho alzato la linguetta, una massa di polvere nera mi ha letteralmente ricoperto! Ha spruzzato ovunque caffè, per terra, fra i miei capelli, sugli occhiali, non vi dico il disastro.
Insomma, questa era la prima e ultima volta che mi farò un caffè a casa. Da vera signora.
Ma a proposito di polvere, ho scoperto guardando Blow, questa canzone di Nikka Costa: ve la ricordate? Ho consumato il suo 45 giri "On my Own", era il 1981.

giovedì 6 novembre 2008

Se vinco il Superenalotto...


Ebbene, la scorsa settimana l'ho giocato anch'io, il SuperEnalotto: ci voglio provare, in fondo sognare non costa niente, tutti dicono così, quasi si vergognassero di far sapere che giocano a lotto, gratta e vinci, totocalcio e quant'altro.
Io non mi nascondo, compro sempre i gratta e vinci in un autogrill sull'A4 che mi porta fortuna. C'è un cassiere simpaticissimo, che fra una battuta e l'altra mi da sempre il cartoncino giusto. Non ho mai vinto grandi cifre, ma ce n'è sempre almeno uno vincente, e una volta addirittura ho vinto 20 euro!
Il SuperEnalotto non mi piace molto, non ho mai avuto dimistichezza coi numeri, ho fatto il liceo Classico per questo motivo. :-)
Si gioca per sperare che qualcosa di incredibile possa capitare proprio a noi, qualcosa che cambi la nostra vita.
Si sogna di poter finalmente andar via da quest'Italia pazza e sempre più infelice, di aprire quel famoso bar sulla spiaggia a cui tutti prima o poi hanno pensato.
Ma non a Rimini, ma in Brsile, o a Cuba, o in Giamaica, dove si vive con pochi soldi, si vive di mare, sole, noci di cocco, e vita tranquilla...almeno finchè non ti sparano in testa.

mercoledì 5 novembre 2008

Vicini terroni


Vi avevo già raccontato del mio vicino di casa, o meglio del tipo che, piuttosto piacente, si metteva in mostra in mutande nel palazzo di fronte casa mia.
Questo avveniva sul retro, dove c'è una corte piuttosto ampia.
Ora, sul davanti, sono arrivati dei nuovi inquilini nell'appartamento proprio di fronte al mio, al 2° piano. Non posso non vederli, sono a pochi metri dal mio balcone.
E si capisce subito che sono terroni: scusate l'espressione, non intende essere dispregiativa (anch'io lo sono per metà!), ma è l'unica che mi permette di "rendere l'idea".
La famiglia numerosa arrivata qui di fronte innanzitutto è caciarona: la si sente dal palazzo di fronte. Non c'è da discuterne: si sa, il terrone ha un tono di voce più alto del leghista, anche il più incazzato. Non riescono a parlare sottovoce, fa parte del loro DNA.
Questi poi non hanno il senso della riservatezza, visto che se ne stanno tranquilli dietro le vetrate ampie del salotto senza tende, di sera, con le luci accese. Vedo tutto, hanno un cane, lei si veste maluccio, spesso in tuta, lui ha la pancia, non si lamenta quasi mai, sarà sui 35 anni, il suocero invece credo sia defunto, e la mamma di lei ha i baffi.
Sono almeno in 7, quando qui attorno la famiglia più numerosa è composta da 3 elementi, se non uno solo.
Mettono la spazzatura sul balcone, e lì la lasciano per giorni! Saranno napoletani? Che poi ne producono in gran quantità: essendo in tanti almeno un sacco condominiale al giorno.
Guardano sempre la tv, o per lo meno la tengono accesa anche se nessuno la guarda. E' una cosa che non ho mai capito, e perciò mal la digerisco: cosa serve tenere acceso il televisore se non si segue ciò che scorre? Solo per avere un sottofondo che blatera? Mah.
Infine si baciano spessissimo! Lei esce per portare il cane a far pipì e bacia la mamma, rientra e la bacia di nuovo!
Ne ha parlato anche Teresa Mannino in una delle ultime puntate di Zelig, in cui descrive l'usanza tipicamente siciliana di andare TUTTI all'aeroporto a prendere i parenti. Io lo posso testimoniare: è proprio così!
Quando uscivo dal gate a Punta Raisi c'era una marea di gente che aspettava qualcuno, tutti protesi verso le porte scorrevoli, e poi un esplodere di baci e abbracci.
Al Marco Polo di Venezia al massimo un tizio con la grisaglia grigia con in mano un cartello: SIG. PEROTTI.

domenica 2 novembre 2008

Ogni tanto ci vuole...

Anche oggi mi sono ricreduta: con la voglia di andare al cinema, ma senza un film decente in programmazione, eccolo lì, il film demenziale pieno di attori di calibro, che riempie la domenica sera. Pensi di buttar via 7 euro e invece ti diverti un casino, e vedi scene come quella qui sotto: l'attore non ha bisogno di presentazioni, e il pezzo, ci scommetto, rimarrà un cameo nella storia del cinema.

sabato 1 novembre 2008

Dandy marathon


Ieri, sulla porta di un barbiere, ho visto il cartello: "Chiuso dal 30 ottobre al 3 novembre. Sarò alla maratona di New York". Che invidia!
Nel mese di maggio ho partecipato alla mia prima maratona. Beh, forse maratona è una parola grossa: 4 km sono un po’ pochini per parlare di corsa o maratona…ma li ho fatti tutti correndo ed è stata una soddisfazione aver ancora voglia (e fiato) per farne altri, se ci fosse stata la possibilità di farli.
In effetti i percorsi erano 2, ma quello da 12 km mi spaventava assai, ed era comunque competitivo: vi partecipavano persone che ogni sera macinano km di corsa, eppoi tutti very professional, con tutine dai materiali spaziali, e scarpe da 300 euro. Io con la mia umile mise, con la maglietta della corsa con la scarpa disegnata, mi sarei sentita un po’ out in quel gruppo…
Ho scelto la via semplice per la mia prima volta, e ho affiancato famiglie intere, bambini coi rollerblades e ragazzi col cane, nonché persone di una certa età, compreso qualche “nonno”.
Non so proprio come ce l’abbia fatta qualche papà che correva col figlioletto di pochi mesi sulla schiena! E non immagino i sobbalzi che questo poverino ha subito durante il tragitto: e se avesse fatto la cacca?
E’ stata una bella esperienza, specialmente la partenza: tutti accalcati, e poi al VIA una massa informe di persone si muove in modo poco aggraziato, per poi diradarsi man mano.
In quel momento sognavo ad occhi aperti la New York marathon… Non posso dunque che dedicarvi un pezzo un po' yankee: Scott Matthews in "Elusive".