domenica 9 agosto 2009

Addio Dolly...


Dolly, te ne sei andata ieri. Io non ti ho visto (per fortuna), ti ha trovata mio papà esanime, sembrava dormissi ma avevi gli occhi aperti, e non respiravi più.
11 anni per un cane di questa taglia è un'età molto avanzata, per cui ce l'aspettavamo da un momento all'altro: avevi un po' di artrosi agli arti posteriori, e problemi di digestione, ma stavi piuttosto bene e ti davamo il meglio del meglio, i cibi migliori e delle medicine da 30 euro a pastiglia.
Mi mancherai Dolly, così affettuosa, così dolce, così giocosa. A 11 anni ancora volevi che ti lanciassi la pallina, per rincorrerla e portarmela...quando eri giovane te la tiravo più lontano possibile, e non ti stancavi mai, ora mi limitavo a qualche metro, per non farti fare sforzi inutili.
Mi mancherà la tua lingua Dolly, che usavi spalmare sulle mie gambe, sulle mani, ovunque fosse possibile per manifestare il tuo amore.
Mi mancheranno i tuoi ululati quando sentivi la sirena di un'ambulanza o dei Vigili del fuoco, e mi mancheranno le tue paure quando coi fuochi d'artificio della sagra paesana ti rifugiavi in camera mia.
Mi mancheranno i tuoi occhioni nocciola così espressivi, così dolci...
Quando nel 2002 è arrivata quella peste di Charlie tu gli hai fatto da mamma, e quando lui ti tormentava perchè voleva giocare sempre e comunque, tu sopportavi tutto, ti facevi persino mordere la lingua, e mettere la sua testolina tra le tue fauci. Ma tu non hai mai fatto male a una mosca.
Dolly: il nome che ti abbiamo messo, sull'onda della pecora clonata nell'ormai lontano 1997, ti si adattava proprio, perchè tu della cattiveria che vogliono attribuire alla razza dei Rottweiler non ne avevi nemmeno un po'.
Sono molto triste perchè non ci sei più, qui vicino a me, e solo chi ha amato o ama un animale sa cosa provo. Per nostra grossa fortuna i cani danno tanto amore, tanta gioia, tanti sorrisi, ma alla fine lasciano anche qualche lacrima. Fa parte del gioco, fa parte dell'esistenza.

1 commento:

Mestolo e Paiolo ha detto...

Capisco il tuo stato d'animo, la tua nostalgia. Ci danno tanto e chiedono veramente po, una carezza, un pò d'affetto. Dolly ha vuto la fortuna di vivere in una famiglia che gli ha voluto bene.