sabato 28 giugno 2008

La favola...


Ormai lo sanno anche i sassi che adoro Sex and the city , quindi ci si sarebbe aspettato che io fossi stata la prima all'ingresso quando è uscito, lo scorso 30 maggio, ad entrare nella sala e a vederlo con le mie amiche...ed in effetti era quella la mia prima intenzione. Poi però, complici i vari impegni, ho rimandato, e ho assaporato l'attesa. Non avevo grosse aspettative, i commenti di chi l'ha visto non mi toccavano più di tanto, temevo però di rimanere delusa.
Così ci sono andata solo oggi, ultimo giorno di programmazione: mi sono messa un vestitino leggero, i miei sandali con strass tacco 12 (che non sono di Manolo, ma fanno la loro porca figura lo stesso), e in mano una rosa rossa per completare la mise - no, nessun ammiratore segreto, solo il cadeau di una promoter per l'inaugurazione di un nuovo negozio!
Sul viso solo rossetto ovviamente, perchè mascara e simili sarebbero sicuramente finiti prima negli occhi, e poi in un Kleenex.
Così sono entrata in sala, a vedere HULK. No, dai scherzo! :-))
In sala eravamo in 8, e io mi sono seduta comoda, senza teste davanti che avrebbero potuto muoversi durante il film, le ginocchia appoggiate sul sedile anteriore...e tutto il film per me, solo per me. Io, Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda.
Sono uscita 2 ore dopo con le mani piene di fazzoletti di carta umidi e appallottolati, gli occhi gonfi, ma per fortuna non contornati di nero, e un sorriso che man mano si faceva largo, dopo le lacrime. La favola...

giovedì 26 giugno 2008

Solo i llama


Vi siete mai chiesti perchè la gente sputa per terra? Credo che sia una delle cose più schifose e becere si possa fare, e vedere. Solo nella giornata odierna avrò visto almeno 2 o 3 ragazzini farlo, ma anche qualche anziano ogni tanto si lascia andare.
Mi domando come mai sentano quest'esigenza di liberarsi di saliva per strada. Sarà il cibo che mangiano, sarà la sete, o solo un atteggiamento che si danno? Forse semplicemente è un gesto di "forza": sono fico e quindi sputo. Mah...secondo me solo i llama sono ammessi a farlo, anche sulle persone in certi casi.
Altra cosa che volevo segnalarvi e che mi da noia: con questo caldo vedo sempre più spesso donne senza reggiseno. Evidentemente stringe, o da fastidio perchè "si suda dentro", ma pare che molte donne, specialmente quelle più "ben messe", si dilettino a farle sballonzolare con nonchalance, magari con magliette scollate. E devo dire che nella maggior parte dei casi non è nemmeno un bel vedere...
Io che ho una terza scarsa non esco mai senza, mi sento a disagio, non tanto perchè mi vergogno se il primo che passa osserva i miei capezzoli, ma semplicemente perchè "si muovono", non c'è niente da fare: è la forza di gravità. Chiedete ad un uomo se preferisce boxer largo o slip...

mercoledì 25 giugno 2008

Cip o Ciop?


A volte accade un fatto strano, e mi rivolgo alle donne: avete mai notato che vi sono dei periodi in cui pare che l’universo maschile ruoti attorno a voi, ed altri in cui sembrate trasparenti?
Un paio d’anni fa mi capitò di conoscere nell’arco di pochi giorni 2 ragazzi, entrambi piacenti, entrambi interessanti, simpatici, e neppure spiantati (come spesso accade), con i quali sono uscita un paio di sere, che si sono rivelate molto piacevoli. Entrambi mi attraevano, ed entrambi si dimostravano molto interessati a me (peraltro scoprii poi che si conoscevano pure!).
Sms piacevoli al mattino, telefonate inaspettate, qualche fiore, cenette simpatiche…e io non sapevo cosa fare!
Chiamiamoli Cip e Ciop: per correttezza avrei dovuto scaricare Cip, e approfondire la conoscenza di Ciop, ma non riuscivo a decidermi, perché stavo bene con entrambi.
Di Cip mi piacevano la simpatia, la spontaneità, e mi divertiva molto, di Ciop mi piacevano l’aspetto fisico e l’intelligenza arguta. Insomma, si completavano a vicenda…e la scelta si rivelava sempre più ardua.
Ho mantenuto i piedi in 2 scarpe per un paio di mesi, a volte sentendomi un verme, ma un verme moooolto gratificato dal corteggiamento di ben 2 esemplari di quel tipo! Nel frattempo ne avevo comunque altri che in qualche modo mi ronzavano intorno con vane speranze, ma che comunque contribuivano a sollevare il mio ego di donna.
Può accadere però anche il contrario: periodi cioè di “mortorio” totale, in cui non si avvista nemmeno l’ombra di un uomo papabile, single, che ci provi. Niente nuovi numeri nella rubrica, niente “piacioni” per strada, persino pochi clacson dai camionisti in autostrada quando sorpassi (quelli sono un classico, specialmente se porti gli shorts!).
E allora mi domando da cosa può dipendere questa alternanza. Sarà il mio atteggiamento che in certi periodi è più disponibile? O sarà la stagione dell’anno, perché si sa che la primavera solletica gli ormoni? O ancora sarà la sorte che ci mette lo zampino e complica le cose?
Non lo so, ma nell’ipotesi si verifichi la seconda circostanza secondo me è d’obbligo agire: tirare fuori il meglio di sé, e in ciò includo scollature abbondanti, gonne mai sotto al ginocchio, qualche lampada, tacco 12 anche alle 3 del pomeriggio, gambe nude con qualsiasi temperatura esterna, lenti a contatto tutto il giorno, capelli lucidi e vaporosi come appena usciti dal parrucchiere, trucco impeccabile e soprattutto…un sorriso smagliante anche se avete voglia di sbattere la testa sul muro!
P.s. Vi chiedete com’è finita con Cip e Ciop? Conobbi un terzo elemento, che scalzò tutti, ed ebbe la meglio :-)

Patrizia Laquidara e Mario Venuti

lunedì 23 giugno 2008

Luoghi comuni...


Quelli bravi, sono brutti. Quelli belli, sono cattivi. Quelli belli e bravi, sono gay.
Quelli belli, bravi ed eterosessuali, sono sposati. Quelli non bellissimi ma bravi, non hanno soldi.
Quelli non bellissimi, bravi e con i soldi, se non sono sposati sono fidanzati.
Quelli belli e senza soldi, sono stupidi. Quelli belli, non bravissimi, benestanti e ragionevolmente eterosessuali, non ci credono alla loro portata.
Quelli che ci considerano carine, che sono abbastanza bravi e hanno soldi, sono codardi... e magari tirchi.
Gli uomini che sono ragionevolmente bravi, sono timidi e NON PRENDONO MAI L'INIZIATIVA! Quelli che non prendono mai l'iniziativa, perdono automaticamente l'interesse quando siamo noi a prendere l'iniziativa.
Quelli che prendono l'iniziativa sono pieni di dubbi e problemi che vogliono darci da risolvere.

martedì 17 giugno 2008

Mutande...


Ho un brutto rapporto con le mutande. Oddio, non fraintendete, nessun doppio senso! Qui sto parlando della mutanda quale accessorio indispensabile (ma questo è opinabile) d’abbigliamento.
Io adoro le mutande in tutte le loro fogge e colori, ne ho larghe, strette, basse, alte, di cotone e di pizzo, di microfibra e sintetiche, rosse, viola, blu, verdi e pure fucsia…Stefano diceva che il mio tanga fucsia si vedeva al buio, ma secondo me aveva solo bevuto troppo!
Le mie preferite comunque restano culotte e brasiliani. Che nomi strani per due modelli di mutande! Le prime hanno un’origine aristocratica, i secondi ovviamente prendono il nome dal paese di nascita.
In ogni caso, qualunque sia la preferenza, secondo me non devono MAI sbucare dai pantaloni. Se lo fanno, delle due l’una: o il pantalone ha la vita troppo bassa, o la mutanda ha l’orlo troppo alto…
In ogni caso, dicevo, il mio brutto rapporto si fonda sul fatto che me le dimentico sempre. Quando vado in palestra mi scordo di metterle nel borsone, quando parto per un viaggio me ne porto sempre in quantità inferiore al necessario (e dire che basterebbe contare i giorni…), e addirittura parto senza metterle in valigia.
Ciò significa che a volte, dopo lo spinning, mi tocca andare in giro senza, il che non è poi così male visto che la sella della spinbike già tortura per bene la “parte”; altre volte mi devo armare di detersivo e lavarle.
Ieri sera ad esempio ne ho lavate tre paia, e le ho stese all’aperto…beh, con le temperature di questo pazzo giugno, stamattina erano proprio belle fresche! :-)

lunedì 16 giugno 2008

Animus


Una saggia amica, ripescando nei classici, mi ricorda che Animum debes mutare, non caelum .
Già...io ho tentato di cambiare le cose che non mi piacevano della mia vita cambiando città, amici e lavoro, ma il malessere pare seguirmi. E ciò significa che sta dentro di me.
Superman
I can't stand to fly
I'm not that naive
I'm just out to find
The better part of me
I'm more than a bird
I'm more than a plane
More than some pretty face beside a train
And it's not easy to be me
Wish that I could cry
Fall upon my knees
Find a way to lie
'Bout a home I'll never see
It might sound absurd
But don't be naive
Even heroes have the right to bleed
I may be disturbed
But won't you concede
Even heroes have the right to dream
It's not easy to be me
Up, up and away, away from me
Well, it's alright
You can all sleep sound tonight
I'm not crazy or anything
I'm only a man in a silly red sheet
Digging for kryptonite on this one way street
Only a man in a funny red sheet
Looking for special things inside of me
It's not easy to be...me

domenica 15 giugno 2008

Perfido porfido...


Uno dei miei miti è Forrest Gump, campione di tutte le debolezze mentali e umane.
Questo ragazzone poco dotato a un certo punto della sua vita sente il bisogno irrefrenabile di correre, allontanando progressivamente i suoi traguardi e inventando così una sorta du "psicoterapia". Viene imitato inconsapevolmente da tanti che iniziano fanaticamente a seguirlo, ma lui corre solo per se stesso.
Zemekis mostra così come fare moto restituisca senso ed equilibrio all'esistenza al di là delle qualità e dalle diversità umane.
Anch'io nel mio piccolo ci provo, ma devo ammettere che le mie ginocchia ne risentono, specie il mio povero sinistro, privo di un menisco e con tendine rotuleo dove non dovrebbe essere...
In questo senso le condizioni in cui ci si allena influiscono tantissimo: terra, asfalto, sampietrino, porfido (il peggiore!), ma anche il fatto che si corra all'aria aperta anziché su un tapis roulant implica un costo energetico maggiore.
Ad esempio, ho scoperto che un vento che soffia a 16 km/h in direzione contraria al senso di marcia aumenta del 5% il dispendio energetico, che sale al 41 % se il vento spira a 65 km/h...ma lì vorrei proprio vedervi! :-(
E ho scoperto che anche il taglio di capelli, gli indumenti, i peli e la barba (!!) influiscono sul consumo calorico totale e, se opportunamente curati, consentono un risparmio energetico pari al 6% circa. Quindi, visto che voglio consumare più calorie possibile, ho deciso che d'ora in poi mi metterò baffi finti e non mi depilerò più le gambe! ;-)

giovedì 12 giugno 2008

Il cous cous


Vi avevo già spiegato come fare le pulizie per me sia motivo di stress, e oggi vi confido che anche cucinare non mi crea particolare diletto.
Di solito quando mi capita di DOVER cucinare (e non capita spesso) sudo, mi agito, e perciò immancabilmente combino disastri. Vi ho raccontato vero di quella volta in cui le uova sono esplose, e c'era tuorlo sul soffitto della mia cucina?
E di quella volta in cui mi è caduta la forchetta nel fornello (il mio è un po' "antico", diciamo pure anni '40) e lo strofinaccio ha preso fuoco?
Però stasera, dopo aver fatto tardi ieri bevendo mojito e chiacchierando con un amico gay, ho voluto fare la brava donna di casa, e ho cucinato il cous cous con le verdure. Una bella teglia, che mi durerà per giorni, e me la porterò anche in spiaggia, senza remore.
Quel che più mi da noia del cucinare in genere è tagliare peperoni, zucchine e melanzane a tocchetti. Se potessi trovare già tutto pronto, e immagino che in qualche iper-supermercato di Milano già ciò avvenga, sarei felice. Poi ho aggiunto ceci e pomodorini, e il cous cous era pronto...e così buono!
Nel frattempo ho anche grigliato delle melanzane, visto che c'ero... :-) Una delle cose più noiose, perchè sembra che non si cuociano mai, le tieni d'occhio, ma appena ti allontani si bruciano.
Mi sono anche purtroppo accorta che mondare e tagliare verdure, impugnare il mestolo di legno e aggiungere una manciata di sale, comporta l'inevitabile incombenza di doversi rifare le unghie, perchè il mio bel, lucido, smalto color "sangue di piccione" si è rovinato.
Bene, dopo questa faticaccia, ovviamente non avevo più fame (si sa, la cuoca deve assaggiare) ma solo sete, così per premiarmi, mi son fatta una bella birretta. W LA CUOCA!

martedì 10 giugno 2008

Stop the pigeon!


Ho un brutto rapporto con gli uccelli. Sono loro vittima innocente. Sarà capitato a tutti no, di essere bersaglio dei loro escrementi. Ma dovete sapere che a me capita così spesso che dovrei essere la persona più fortunata del mondo!
Mi è capitato più volte nel cortile della scuola, dove i piccioni pascolavano affamati in cerca di merendine succulente, mi è capitato in spiaggia mentre beata prendevo il sole, mi è capitato passeggiando in campagna, e oggi mi è capitato persino in auto! Sì, una bella cacchetta beige è entrata dal finestrino aperto a metà, e mi ha preso il braccio, che per fortuna era scoperto visto che avevo le maniche corte.
Anni fa poi, mentre ero con amici attorno ad un tavolo per scrivere il papiro di laurea alla mia amica Cindy, una rondine ha pensato bene di svolazzare sopra le nostre teste, e io, pensando fosse un pipistrello, ho alzato lo sguardo e contemporaneamente tirato un piccolo urlo che l'ho spaventata, tanto che quella ha defecato: ebbene, nell'arco di un secondo avevo una bella patacca calda proprio in fronte. Non vi dico le risate dei presenti, nè vi posso descrivere la sensazione di umido in faccia... Questo è il mio piccione preferito!

lunedì 9 giugno 2008

Bono come il pane


Sotto casa mia ha aperto un nuovo negozio, un panificio. Io non mangio quasi mai pane, quindi non me ne sono interessata più di tanto...finchè non ho visto LUI: il panettiere! Non è bello, è solo sexy, SEXY DA MORIRE!
Non ve lo descrivo nemmeno, gusti son gusti, non è particolarmente alto, è magro, porta in genere jeans e camicia bianca, un grembiule verde...e un sorriso strappa-tutto.
L'altra sera bagnava le piante, accovacciato, gli scendevano i jeans a vita bassa, si intravedevano gli slip neri, e non vi dico quali pensieri mi sono venuti, e cosa ne avrei fatto...
Così ora mi tocca mangiare pane pranzo e cena, oppure buttarlo ai colombi o darlo in beneficenza...
E mi rendo conto di somigliare alla Pina, che riempiva la casa di filoncini e baguette pur di conquistare Cecco, il nipote del fornaio sotto casa :-)

sabato 7 giugno 2008

6 Giugno 1968


RFK, così veniva anche chiamato, fu un oppositore della guerra in Vietnam e convinto sostenitore dei diritti civili, nel 1964 venne eletto al Senato e nel 1968 annunciò la propria candidatura alla presidenza degli Stati Uniti d'America come candidato del Partito Democratico.Fu colpito a morte da una pallottola al cuore e, morì all'alba del 6 giugno, all'età di 42 anni. Le sue ultime parole, pronunciate subito dopo essere stato colpito e poco prima di perdere conoscenza, erano state: "Gli altri stanno tutti bene?".
Visto che si parla molto di lui, e di presidenziali americane, vi consiglio un film bellissimo, Bobby.

Emilio Estevez firma un progetto ambizioso, con un cast assolutamente d'eccezione: Anthony Hopkins, Demi Moore, Sharon Stone, Helen Hunt, Martin Sheen e molti altri hanno accettato il minimo sindacale per apparire nel film. La maggior parte delle scene sono state girate nell'Hotel Ambassador, concesso per un'intera settimana prima della sua demolizione, avvenuta nel 2005.
Bobby è sicuramente un film politico, non a caso Estevez, figlio di Martin Sheen, appartiene a una dinastia di attori notoriamente liberal, e parla del passato facendo riferimenti non troppo celati al presente, ma che soprattutto si interroga sull'America diversa che sarebbe potuta essere ma non è stata, a causa della prematura morte di Bobby.
Per tornare all'attualità invece, vi segnalo un blog intreressante e ben costruito: America 2008 .

mercoledì 4 giugno 2008

Nuda?


Ho deciso di uscire allo scoperto, dopo tanta segretezza, e lo faccio con coraggio, mostrandomi per come sono, come mamma mi ha fatto. Ecco la Dandy qualche kilo fa... :-)
E come sottofondo Sunday morning call...

lunedì 2 giugno 2008

La borsa è la vita


Mi sono comprata una borsa, e farlo è sempre per me un’emozione. La borsa per la maggior parte delle donne credo sia un’entità che va al di là dell’oggetto in sé, ma diventa parte di loro stesse.
Di notte mi capita spesso di sognare, oltre che di uscire di casa in ciabatte, anche di dimenticare la borsa da qualche parte. Ed è un incubo che spero non si avveri mai! Dentro c’è tutto il mio mondo.
Ovviamente oltre al portafoglio, di dimensioni tali da non chiudersi più, con soldi e carte di credito, tessera della palestra, della videoteca, del supermercato, della profumeria e varie innumerevoli carte punti (soldi sempre pochi purtroppo...) c'è il codice fiscale, ed ora anche la tessera sanitaria.
Poi dei bei mazzi di chiavi da 3 kg, ma anche tutto ciò che può essere utile fuori casa: fazzoletti di carta, cerotti, pillole per malesseri vari, lenti a contatto, profumo da borsetta, rossetti di diversi colori per diverse occasioni, ombretto e cipria, poi una piccola trousse con matita, mascara e crema viso, set da cucinto con ago e filo, cerotti, salviette umidificate e preservativi, che non si sa mai… Sicuramente uno o più cellulari, un lettore MP3, caramelle mou che quando fa caldo possono far danni, e chewing-gum alla ciliegia o alla menta, ma anche qualche frutto per spezzare la fame.
Sicuramente almeno un paio di occhiali da sole e da vista, l’agenda e una penna.
Questo come contenuto “fisso”, poi a seconda delle esigenze, un ombrello pieghevole, una crema da sole, un libro o un giornale, nonché una bottiglia d’acqua, guanti e cappello d’inverno, e una sfilza di bustine di dolcificante fregate nei bar. Tutte queste cose sono INDISPENSABILI!
Succede però a volte di dover far stare tutto questo “necessario” dentro una borsetta più piccola, a tracolla, oppure da sera, allora porto con me lo stretto necessario, ed accade una cosa strana: capita sempre di aver bisogno proprio di ciò che non è stato messo in questo “stretto necessario”!!
Capite allora bene, voi uomini, come mai spesso le donne camminino pendenti da un lato: come potremmo separarci da tutto ciò?