giovedì 27 dicembre 2007

Capodanni


Capodanno di tipo 1.
Andrai ad un veglione di capodanno organizzato da qualcuno per tutti. Zampone flaccido e spumante dolciastro, cappellini di carta giallastra che fanno tanto festa.
Ti lancerai, con le tue scarpe strette, in trenini umani con vagoni alticci al ritmo di un’orchestra che per andare ad altri veglioni ben più vantaggiosi economicamente, ti sposterò l’orologio della sala avanti di due ore, facendoti festeggiare la mezzanotte quando in realtà sono le 22.00.
Conto alla rovescia con finto entusiasmo per brindare con una massa di sconosciuti.
Nel tornare a casa all’orario che credevi fossero le 2 di notte ti stupirai di vedere ancora tutta quella gente festeggiare, in piazze che sembrano diventare per un momento la Baghdad di oggi, per cui tra un fischione e un Mig, tra un maradona e un ordigno nucleare, raggiungerai la tua tranquilla dimora.
Capodanno di tipo 2.
Andare a letto alle 10. Eludere inviti e proposte, fingere di aver già preso altri impegni, cenare leggeri, convincersi che in fondo non ci si perde nulla, farsi una camomilla, guardare qualche spezzone di tristissimi show di fine anno, o un film impegnato, ma sufficientemente oscuro da non provocare ansie o preoccupazioni. Spegnere il cellulare per tempo, conciliare il sonno con un buon libro.
Mettersi sotto le coperte prima di mezzanotte, dormire saporitamente e svegliarsi di buon’ora con musica di proprio gradimento. Una bella colazione, uscire per una passeggiata. Meditare, iniziare il nuovo anno in maniera saggia e salutare. Per quanto poco avventurosa. Consigliata a tutti quelli che…ogni anno alla fine dicono “l’anno prossimo vado a letto alle 10.”

lunedì 24 dicembre 2007

Buon Natale


E' Natale no? Vi dedico At last di Etta James, performed da Christina Aguilera. Per augurarvi sempre e comunque (e non solo da oggi al 27) serenità e pace interiore. Impossibile? Beh, almeno ce ne illudiamo.

venerdì 21 dicembre 2007

Tombola!

Con il 25 dicembre si avvicinano anche le Tombolate, cioè l'estrazione di numeri basata sul sorteggio accompagnata dai gridolini degli amici e contornata da OGNI tipo di vivanda. Io non sono molto fortunata al gioco...il che dovrebbe fare di me una sciupa-uomini. Mah, il tutto è ancora da dimostrare.
La mia tombola è proprio bella, tavole colorate, tabellone grande, pedine in madreperla, i "fagioli" in elegante plastica verde...insomma è una tombola Dal Negro. Quando lo dissi agli amici si levò la frase di un'amica (ma sì, la Cindy!) rimasta nella storia: "Ma che negro passa a casa tua, che la compro anch'io!" :-))

Rimaste memorabili anche le giocate di Giacomo, che da vero amante degli anni '80, assegna ad ogni numero un riferimento "storico": un esempio? Numerooo 86 la Milano da bere. Numeroooo 87 la caduta del muro. Numerooo 69...beh, questo potete immaginare. :-)

giovedì 20 dicembre 2007

Confini


Noto con dispiacere che i giornali e la rete non danno all’evento storico odierno tanto spazio quanto meriterebbe: la caduta dei confini tra Italia e Slovenia. Non si tratta semplicemente dell’ingresso nell’area Schengen di un Paese economicamente rafforzatosi e competitivo.
Si tratta di tornare indietro di un secolo e mezzo quando si iniziò a parlare di “panslavismo” tra popolazioni croate, serbe e slovene, di rivangare l’origine degli scontri ideologici, culturali, e non solo, tra italiani e slavi. Significa rinominare la parola "cortina di ferro" e tutto ciò che implica.
Significa tornare indietro di 60 anni, l’esodo che portò circa 300.000 esuli (ma il numero è imprecisato) ad abbandonare proprietà, terre, e valori. Mia nonna è nata in Istria, e fece parte di quel numero imprecisato che, tra il ’43 e il ’47 soprattutto, lasciò tutto e si stabilì in territorio italiano. Rimando a Wikipedia per chi voglia approfondire.
Trieste città ricca perché multietnica e multiculturale, che ha sofferto molto in passato per mancanza di identità e per le difficoltà legate ad un confine così "difficile", da stasera a sabato sarà teatro con Gorizia di una serie di festeggiamenti per l’evento: convegni, ma anche concerti, birra e balli. Pur essendo entusiasta della nuova Europa, per le opportunità commerciali e culturali che offre, ritengo che una festa di questo tipo sia innanzitutto esageratemente ottimistica, perché non si possono negare i problemi di integrazione e di sicurezza che ciò comporterà. E ritengo che sia ancor più poco rispettosa del dolore che comunque ancora si respira tra numerosi cittadini triestini, e non solo.

Vie d'uscita...

Stanotte ho dormito male, devo prendere una decisione importante, così stamattina sono andata a correre, e ho trovato una via d'uscita. Godetevi questo video :-)

martedì 18 dicembre 2007

Manuale del "dopo"


Vi segnalo questo sito. Non perchè vi auguro di averne bisogno, ma solo per dare un'occhiata ad un sito dall'idea originale. Si tratta del manuale del dopo .
Il "dopo" è la vita dopo la fine di una storia d'amore. Ci sono delle storie, delle regole, ma non consigli pratici...quelli non servono. Ognuno la vive come può, a seconda del suo modo di essere.
I miei EX-Files? Mah, la lista non è lunga, e penso non interessi molto voi lettori. Si contano sulle dita di una mano, quelli seri intendo...c'è una cosa però che li accomuna: tutti erano fidanzati o comunque avevano una storia più o meno seria quando mi hanno conosciuto. E tutti hanno terminato quella storia per mettersi con me. Che soddisfazione eh? ;-)
Questo significa che c'è ancora speranza: alle mie amiche single e disperate perchè ritengono che nella società non ci siano più ragazzi "papabili", o che comunque i migliori se li siano già presi, dico che c'è sempre la possibilità di un "ritorno". Anzi spesso un uomo di seconda mano, che abbia superato la prima delusione, è meglio: più consapevolezza, più serietà e maturità. Bisogna sempre sperare nella vita, no? :-) Ecco un esempio di incomunicabilità tra i sessi con Nicheli e la stupenda Virna Lisi.

Tradizioni...


Era un Natale difficile: le renne avevano la dissenteria e Babbo Natale aveva dovuto pulire tutta la stalla, metà degli gnomi era a letto con l'influenza e gli elfi erano in sciopero per solidarietà con i tacchini. Poi si era rotta la slitta e Babbo Natale si era appena maciullato un dito per aggiustarla, quando entra un angelo e dice: Auguri! Dove metto l'abete?
Fu così che nacque la tradizione dell'angelo in cima all'albero di Natale!

lunedì 17 dicembre 2007

Monti da VIP


Questo è il periodo dell'anno in cui tutti devono chiedere per forza "Tu cosa farai l'ultimo dell'anno?". Questa è la domanda che vorresti sentirti fare quando hai programmato un viaggio in luoghi esotici, o una bella maratona di shopping a New York, e non quando sai benissimo che passerai la mezzanotte a brindare con l'anziana nonna o alla peggio ad una festa piena di sconosciuti che fanno finta di divertirsi. E' un maledetto giorno in cui per forza bisogna fare qualcosa di unico. Ma perchè invece non passarlo davanti ad un buon film, o meglio ancora dormendo, magari non soli? Io ODIO quella serata! Quando ero adolescente (beata illusione!) la aspettavo con trepidazione, e preparavo tutto con cura: look, acconciatura, orecchini abbinati all'abito...poi era sempre una delusione. Nessuno sconvolgimento, nemmeno una pomiciata con il ragazzo che mi piaceva, e alle 2.00 a casa.
Poi cresci, e la vedi in un'ottica diversa: chi tromba a Capodanno, tromba tutto l'anno. :-)
A parte ciò, devo ammettere che è piacevole, nei giorni precedenti e successivi al 31Dicembre, prendere freddo sulla neve (semmai cadrà!), farsi male sciando, incazzarsi in coda nei negozi affollati, ingrassare mangiando salsicce unte nei rifugi e spendere una fortuna per bere aperitivi IN locali ipertrofici della Cortina da bere.
Spero insomma che anche quest'anno partirermo carichi come profughi di aspettative e bagagli, alla volta delle cime dolomitiche. Le tasche però non dovranno essere vuote come quelle dei profughi, perchè si sa: lassù si paga anche l'aria che si respira...e che aria!

venerdì 14 dicembre 2007

Donna al volante...

La donna al volante è una circostanza da evitare. Sono donna, ma non posso esimermi dall’affermare che nella maggior parte dei casi la donna guida male e non sa parcheggiare. Il famoso detto secondo il quale sarebbe un pericolo è stato smentito dai vari sondaggi che danno le donne più caute e soprattutto meno multate dell’uomo: e lo credo, VANNO A NON PIU’ DI 50 KM/h!! La loro iper-prudenza, l’indecisione che manifestano quando si tratta di attraversare un incrocio, le paure che hanno per ogni minima sciocchezza…non sono tollerabili! Quando devono dare la precedenza non si muovono finché non esiste auto col motore acceso nell’arco di almeno 800 metri, perché non sono in grado di calcolare le distanze, e tantomeno la velocità con cui un’auto sopraggiunge.
Secondo me è genetico, si nasce così, e per quanto una faccia pratica, non diventerà mai una buona guidatrice se non ce l’ha nel sangue. Conosco ragazze in gamba, che guidano benissimo. In genere ciò è direttamente proporzionale alla spigliatezza e spregiudizatezza nella vita: è solo una mia teoria, basata su una decina di casi concreti.
Purtroppo però nell’75% dei casi vedo donne che non sanno parcheggiare ad S (e stentano a farlo persino a pettine), e che temono di sorpassare persino un carretto dell’uva che va a 30 km orari in strade deserte di campagna. Non si sa mai: potrebbe uscire all’improvviso un fagiano.
La frase che più si sente proferire è “Vai piano”: ho amiche che me lo dicono spesso, anzi me lo dicevano, perché per evitare incomprensioni ora preferisco che ognuno prenda la sua auto e ci si veda tutti direttamente nel luogo in cui siamo diretti. Dico No al car-sharing. La macchina è MIA e la gestisco io: non mi si può sollecitare un’andatura di 65 km orari su limite di 70, non ci si può avvinghiare alla maniglia di cortesia (detta anche “della suocera”) per un sorpasso in autostrada, non si possono esclamare frasi come “Oddio, è buio, ho paura di guidare fino a casa!” oppure “C’è un pedone sul marciapiede, laggiù in fondo alla via: chissà se si BUTTERA’ in mezzo alla strada?”
Potrei stupirvi con effetti speciali e proporvi Gioele Dix coi suoi sketch sull’automobilista incazzato, ma pur rispecchiandomi in alcune sue sfumature, non mi fanno ridere. Mi piace molto invece Teresa Mannino, che ha una forte cadenza siciliana, ed essendo pure io un po’ terrona, mi piace anche per questo!

Che animale strano, il pollo!


Il pollo è un animale strano. All’inizio è un po’ timido: quando si muove in casa di altri polli è curioso, e circospetto. A volte va a sbattere contro la zanzariera, che subdolamente è stata fissata dal pollo-proprietario alla portafinestra. E ne rimane impigliato, con grande rammarico (e anche un po’ di stizza) della padrona di casa.
Quando si sente pronto organizza un incontro conviviale con altri polli, in cui tutti giocano tirandosi addosso bucce di arachidi ed altre sostanze non identificate. Inizia a prendere confidenza, e dopo un paio di birre il suo eloquio diviene più articolato, fino ad esprimere concetti tipo “Non fare così, non fare lo scarica-badile!”.
Il pollo "ringalluzzito" ci prova anche con qualche polla, ce n'è una bionda, alta, che essendo "di montagna" (abita infatti a Half-mountain) ha le spalle un po' larghe (8 ante d'armadio?).
Poi i discorsi con gli amici polli divengono più sciolti ed arditi, e si toccano argomenti tabù: ad esempio si parla di sesso e il pollo impara tante cose nuove: lo sapevate ad esempio che l’organo femminile è composto da 3 fori?. Si approfondisce in particolare lo studio dell’ano, che in ceco significa sì.
E si cerca di risolvere un dubbio: da che parte bisogna guardare quando si è nella turca: verso la porta o verso il muro? Poi si cerca anche di capire come possa uno di loro (specificatamente una polla) approcciare un distributore self-service di benzina, posizionarsi correttamente, con nonchalance impugnare la pistola, erogare i litri esatti richiesti (non un ml. di più) e…staccare completamente lo sportellino del serbatoio della propria auto!
Ma questi discorsi seri sono disturbati dalla presenza rumorosa di un gruppo di galli tamarri provenienti da terre del sud, che si divertono nell'aia vicina. I loro scherzi divengono subito eccessivi, e gli strilli infastidiscono gli altri polli, e anche il contadino, che di solito è casinista di suo. Il gruppo di polli si divide: c'è chi è poco tollerante e stenta a trattenere lo scatto di piume, e chi li tollera e li osserva con curiosità, come si osserva una specie diversa dalla propria.
Infine, il pollo va verso casa, sperando di non essere fermato dalla Polizia stradale. Ma il pollo furbo ha già la frase già pronta: l’occhio languido, la bocca a fessura, e con fare suadente “Agente…non vorrà mica incriminarmi per fumo?”
Sotto casa il pollo può anche aver paura: nel suo paesello c’è un tizio, fermo, immobile sotto un lampione SPENTO, ad ora tarda, di giovedì. Cosa farà mai lì? Aspetterà qualcuno? Impossibile, a mezzanotte in campagna. Cercherà di rubare nelle case? Il pollo è preoccupato, ma dopo un consulto con la polla saggia decide di non chiamare i Carabinieri e di farsi i cavoli suoi. Ma la domanda che rimane sospesa è: quel tizio fumava? Non vorrai mica incriminarlo per fumo? :-)
Buon Natale ai miei amici polli.

mercoledì 12 dicembre 2007

Autogrill...

Mi permetto di ironizzare su un fatto di cronaca che sta paralizzando l'Italia, ma sentendo che è finita la benzina presso i ditributori mi viene in mente un bel film di Verdone...

W il pirata!


Quali sono le canzoni della vostra infanzia?
Nei festini di compleanno che mia mamma mi aiutava ad organizzare, con tanto di biglietto d'invito scritto a mano dalla sottoscritta, il Penny lavorava a ritmo continuo, e il 45 giri del Ballo del qua-qua si è rovinato per quante volte ha girato: e si ballava! Venti bambini in maschera (il mio compleanno cade sempre sotto Carnevale) e scatenati: il cow-boy ballava sotto braccio alla damina, Zorro faveva il verso del papero con Pierrot. Che bei tempi quelli!
Sono passata presto alla radio, verso i 9 anni, e lì c'è stata la svolta: basta dischi neri dalla copertina di carta! Da lì in poi cassettine fatte in casa, con stacchi atroci tra una canzone e l'altra. E queste compilation avevo il coraggio di proporle anche alle mie feste! Purtroppo non avevo un amico DJ compiacente...
Ricordo anche che mia mamma ascoltava sempre RadioAdria, non so che fine ha fatto nell'etere, ma vi si richiedevano brani che poi venivano puntualmente mandati in onda. I viaggi coi miei poi avevano un'unica colonna sonora: Julio Iglesias. Cassette che si consumavano nel mangianastri. Mia mamma invaghita, mio papà ingelosito, ed io che mi facevo due palle così. Però ammetto che era (ed è) un grande. Chi può disprezzare un pirata che è anche un Signore???
Vi lascio oggi con Sgrilli...ma sarà un nome d'arte? ;-) A me però piace tanto: a parte essere un bell' ometto, lo trovo di una simpatia unica.

Mongolino d'oro


Pare che per fare i soldi si debba violare la legge, o perlomeno andare sui giornali per fatti di cronaca.
Esempi ce ne sono a iosa: la prima direi è la Gregoraci, che grazie al P.M. Henry John Woodcock ha trovato la sua strada. Corona, che dopo la prigionia, per sua stessa ammissione è più richiesto per serate in giro per l’Italia e show televisivi. Francesca Zinobi, la prostituta trovata con l’on. Mele, dopo una notte di sesso e droga, che è apparsa su tutte le testate (e non certo gratis) e sta intraprendendo la carriera della “soubrette”. E che dire dell’Avvocato Russo, 35enne che ha vinto 250 cause e conquistato la fiducia dei suoi clienti, senza avere la laurea in legge, che ora, nonostante sia perseguita sul piano professionale e penale, sta scrivendo un libro sulla sua storia? Qui troverete una carrellata di personaggi .
L’unico che pare non ottenere l’onore della cronaca è Coppola, l’immobiliarista che ha speculato e truffato, e che da 10 mesi si trova in carcere in uno stato di salute preoccupante: è in carcere a scopo cautelare, e ha dato un segno forte, evadendo dall'Ospedale, presso cui è sottoposto a terapia intensiva. Ha cercato nei media quell'attenzione che la giustizia evidentemente ancora non gli da: se è colpevole paghi. Ma ad oggi non è stato condannato né processato.

martedì 11 dicembre 2007

Pulizie mentali

In fatto di pulizie, come già vi ho lungamente spiegato tempo fa , non sono molto ferrata. Ma quando c'è da gettar via cose vecchie, sono una bomba. Innanzitutto, come spiegato già, se non metti una cosa da più di 3 anni significa che non la metterai mai più. Anche se tornerà di moda. Questo vale per i vestiti, ma quale criterio adottare con le cose?
E' piacevole conservare quelle che ci ricordano qualcosa, ad esempio i regali degli ex (se la storia finisce bene...), i biglietti d'auguri del vostro 18mo compleanno, o i gadget a forma di palma, residuo di una vacanza esotica. Ma sinceramente pensate di poterli conservare tutta la vita? Io faccio questo ragionamento: "Se dovessi effettuare un trasloco, cosa porterei con me e cosa lascerei?". Ebbene, ciò che è superfluo si butta. Ciò serve anche a "pulire la mente", a dare respiro ai nostri pensieri. Scrivanie con pile di giornali, mobili ricoperti da un mare di ninnoli dalle fogge più varie, cassetti che eruttano quando vengono aperti. Tutto ciò "inquina" anche i nostri pensieri e le nostre decisioni.
Quindi la mia regola è: conservare solo ciò che realmente pensiamo di poter utilizzare di nuovo, e ciò che, ricordandoci un episodio o una persona, ci comunica un'emozione.

lunedì 10 dicembre 2007

Incontri in corsia


In questi giorni sto haimè frequentando il grande Ospedale perchè il mio anziano zio vi è ricoverato. Osservo il personale, cercando di "classificarlo" in base al colore dei pantaloni, verdi, bianchi o bordeaux. Mi piace scrutare atteggiamenti e abitudini dei medici, ma anche degli inservienti (e chissà perchè mi viene in mente l'inserviente di SCRUBS! ;-). Essendo anche un ospedale universitario (come il Seattle Grace!) ci sono anche molti studenti, sempre in gruppetti, li riconosci subito.
E ho assistito ad una scenetta da film: 3 ragazze al bar, sedute piacevolmente a chiacchierare. Arriva LUI, lo sfigato: bruttino, bassetto, ma evidentemente soprattutto antipatico...perchè le 3 si alzano immediatamente al suo "Buongiornooo ragazzeee". "Dobbiamo andare, ciao" è stata la loro risposta, in coro. Poi le ho riviste, e parlavano di lui come di una zecca: "Io proprio non lo sopporto" ha commentato una, "E' penoso!" ha rincarato un'altra.
L'ho incontrato altre volte, in giro per l'Ospedale, al bar in particolare, da solo girava alla ricerca di qualcuno con cui scambiare 4 parole. Mi ha fatto pena, devo ammetterlo, però non penso che gli darò confidenza! :-)

venerdì 7 dicembre 2007

Natale sul Po


Natale è alla porte. Dicembre è in assoluto, con Agosto, il mese peggiore dell'anno. Mi viene una grande tristezza. Sarà che tutti PARE siano obbligati a divertirsi, a mangiare tanto, a spendere, a fare regali, a fare auguri a persone che odiano per 364 giorni all’anno. E la retorica che trasuda dai primi di Dicembre al capodanno, per poi lasciare il posto al solito cinismo, mi lascia avvilita: tante belle parole, tanti buoni propositi, che spariscono nella calza della Befana.
Ogni donna a Dicembre deve dimostrare al mondo quanto sia una brava moglie, madre, domestica, cuoca, cesellatrice di frutta, decoratrice d’interni e organizzatrice di eventi. E ovviamente in tutto ciò coinvolge il compagno, gli amici o i figli. Sarà per questo che il 25% delle coppie a Natale litiga?
Io sono una ragazza "spicciativa": mi rallegro delle luci della città, ma non decoro casa mia. Per fortuna non devo cucinare (e se dovessi lascerei il protafoglio in gastronomia), e non accetto inviti a cene di Natale, a meno che non provi vero piacere nel parteciparvi. E devo ammettere di non aver mai avuto problemi nel fare regali: trovo sia piacevole, idee ne ho tante, e fantasia anche, ciò che manca è il denaro!
Penso alle caratteristiche della persona cui devo fare il regalo, poi guardo le vetrine, e trovo sempre qualcosa di carino, anche con pochi euro (senza andare nei negozi “Tutto a 99 cent”!).
Le riviste propongono cose irraggiungibili: la Fiat 500 a pedali per il nipotino precoce (300€), la macchina da caffè per la suocera con l'ipertensione (450€), il RZR placcato oro con inserti in pelle (600€) per la cugina fashion victim, le ballerine ricoperte di Swarovski per l’amica del cuore (480€) e la bicicletta al titanio firmata Mercedes per il fidanzato (2.400€ - beh, per amore bisogna pur far qualche sacrificio in più!). Insomma, come può una tredicesima (o anche quindicesima) bastare? Ho deciso: il prossimo anno andrò sull'Isola. Tornerò dimagrita, abbronzata e soprattutto più ricca. :-)

giovedì 6 dicembre 2007

Io Jane

Giovanni è attratto da Teresa. Vanno insieme al cinema, si divertono. Qualche sera dopo vanno a cena insieme e di nuovo stanno bene. In poco tempo nessuno di loro vede più altri. Una sera, mentre tornano a casa in macchina, Teresa dice:
"Hai pensato che oggi sono sei mesi che ci vediamo?" Si fa silenzio in auto.
Per Teresa quel silenzio è pieno di significati.
Pensa: "Forse si è infastidito perché ho detto questo. Forse crede che io voglio provocare una sua decisione. Forse per lui non è ancora il momento di prendere una decisione." Ma Giovanni sta pensando:"Però... già sei mesi..."
E Teresa pensa: "Ma forse anche io non sono sicura di volere questo tipo di rapporto. Forse ho bisogno anche io di un po' di libertà, per avere il tempo di pensare, di pensare a quello che voglio veramente. Sono davvero pronta a questo? Conosco davvero quest'uomo?"
E Giovanni pensa: "Allora questo significa che... era... febbraio! Sì, era febbraio quando abbiamo cominciato! Abbiamo cominciato dopo che ho lasciato la macchina dal
meccanico... cioè...vediamo un momento il contachilometri. Merda! Devo cambiare l'olio!"
E Teresa pensa: "È rimasto senza parole. È sconvolto. Forse lui vuole di più dal nostro rapporto. Forse ha capito prima di me che io non mi sento pronta. Sì, è questo: ha paura di sentirsi rifiutato."
E Giovanni pensa: "Devo assolutamente riportare la macchina dal meccanico: mi deve
controllare bene il carburatore stavolta. Questa macchina sembra un camion quando
cammina..."
E Teresa pensa: "È arrabbiato. E ha ragione. Dio come mi sento in colpa! Ma la verità è che io non mi sento sicura."
E Giovanni pensa: "E il meccanico mi dirà sicuramente che la garanzia vale solo tre mesi..."
E Teresa pensa: "Forse sono troppo idealista. Aspetto sempre il Principe Azzurro sul suo cavallo bianco... E adesso che vicino a me c'è una persona buona, una persona che per me è importante, una persona che soffre per queste mie manie... mi comporto come una stupida!"
E Giovanni pensa: "Tre mesi di garanzia? Ma scherziamo? Se non mi sistema il
carburatore...!"
"Giovanni!" dice Teresa a voce alta.
"Per favore, non ti torturare così" dice lei con gli occhi gonfi di lacrime: "Non dovevo dirti... Oddio, mi sento così..."
"Cosa c'è?" dice Giovanni. "Sono così stupida", singhiozza Teresa: "Lo so che non
esiste il Principe. Non c'è il cavaliere e non c'è il cavallo..."
"Non c'è il cavallo?" dice Giovanni stupito. "Pensi che sono stupida, vero?" dice Teresa. "Ma no!" dice Giovanni contento di avere finalmente una risposta certa.
"È solo che ho bisogno di un po' di tempo." dice Teresa.
C'è una pausa di circa 15 secondi: Giovanni pensa più velocemente che può e cerca una risposta logica. "Certo, ti capisco" dice.
Teresa, emozionata, prende la sua mano: "Oh, Giovanni, davvero pensi questo?"
"Sì." dice Giovanni: "Sì, sicuramente!"
Teresa guarda Giovanni negli occhi e lui ritorna nervoso pensando che lei forse parlerà di nuovo del cavallo. Alla fine lei dice: "Grazie Giovanni".
Giovanni accompagna Teresa a casa e lei va a letto. Teresa piange fino all'alba.
Intanto Giovanni torna a casa sua, apre un sacchetto di patatine, accende la tv e guarda la replica di una partita di tennis tra due giocatori sconosciuti. Una debole voce dentro il suo cervello dice che quella sera in auto è successo qualche cosa di importante. Ma Giovanni è sicuro che non c'è modo di capire cosa è successo: è meglio non pensarci.
Il giorno dopo Teresa chiamerà una delle sue amiche e parleranno della cosa per sei ore di seguito. Analizzeranno più volte tutto quello che lei ha detto e tutto quello che lui ha detto. Esamineranno ogni parola e valuteranno ogni conseguenza. Continueranno poi a discutere per settimane senza arrivare a conclusioni, ma senza mai annoiarsi.
Intanto Giovanni un giorno, mentre sta guardando una partita di calcio con un amico,
distrattamente dirà: "Luca, sai se Teresa ha un cavallo?"

mercoledì 5 dicembre 2007

Nel profondo...

"I cambiamenti non ci piacciono, li temiamo. Ma non possiamo impedire loro di arrivare, o ci adattiamo ai cambiamenti, o veniamo lasciati indietro. Fa male crescere, chiunque non lo dica sta mentendo. Ma la verità è questa: a volte più le cose cambiano, più rimangono uguali, e qualche volta....oh, qualche volta un cambiamento fa bene. Qualche volta un cambiamento è…tutto."

Brano di Bird York, inserito in Dr. House e Grey's anatomy, oltrechè appunto in Crash, uno dei miei film preferiti, di cui sopra delle immagini, e qui il trailer
Un film che stupisce, che fa trasalire. Un film che ha smosso la mia anima.
Un film realistico, che affronta in modo nuovo i temi dell'attuale società statunitense.
Un cast ottimo, per un film secondo me da tenere in bacheca. A voi la scelta.

martedì 4 dicembre 2007

Boa dei 40


Vi guardate mai nelle vetrine? Io sì, da brava egocentrica, lo faccio spesso, ma oggi ho avuto un colpo al cuore: una ruga che ieri non c'era! O forse era lì ma non l'avevo vista.
Gli anni passano per tutti, ma io, circondata da ragazzine in bomber e jeans a vita bassissima, oggi mi sono sentita proprio una "siura".
Da anni ormai metto la crema per il contorno occhi, la crema da giorno, la crema da notte, la crema rassodante per la pancia e per il seno, quella drenante per le gambe, lo scrub per la doccia una volta a settimana, e la crema SPF 15 per le giornate di sole (anche d’inverno), la crema per le mani e quella per i piedi. A volte anche quella per…lì sotto. Che non si sa mai. :-)
Ma quando consapevolmente (e cioè non per distrazione, come quella volta in cui mi spruzzai la lacca sotto le ascelle) giungi al punto di metterti la crema anti-cellulite sulle braccia, beh forse sei proprio al giro di boa. E non è il boa di cui parlavo la scorsa settimana, quello che stritola, ma la boa del mare, quella che indica il punto di non ritorno.
Ma allora mi domando? Cosa sarà di me, donna single in carriera rampante(n.d.r. che deve ancora iniziare) dopo i 40 ANNI? Quando i cedimenti saranno marcati, il declino incombente, e l’età fertile ormai agli sgoccioli?
Dicono sia l’età migliore, della consapevolezza, della maturità vera: qui troverete un brano che ne elenca le qualità. L’importante è tenersi in forma con la ginnastica, il pilates, e gli esercizi di Kegel . Io ne spiego l’importanza alle amiche da anni: mantengono elastica la parte più intima che abbiamo, e non mi riferisco all’anima.
Halle Berry, Linda Evangelista, Brooke Shields...sono icone per milioni di donne nel mondo, ma cavolo, sarebbero bellissime anche vestite di un sacco di iuta!
Ma la donna cui vorrei somigliare dopo i 40 rimane lei: la mia adorata Simo con la sua autoironia, la sua forza, la sua energia!
P.s. Avete capito perchè ho messo la foto di un bel Sharpei?

lunedì 3 dicembre 2007

Kitsch


Io adoro il kitsch. La definizione attuale di questo termine oggi è: "qualsiasi oggetto la cui forma non derivi dalla funzione".
Ebbene casa mia (o meglio dei miei) è piena di cose la cui forma non deriva dalla funzione: il bricco del latte a forma di gatto (il latte ovviamente esce dalla bocca...cosa avevate pensato?), l'uccellino da vaso, che canta se la terra è troppo secca, il nano da giardino, Attila, su cui sedersi...
Ma c'è molto peggio: che ne dite della carta igienica col sudoku? O del mini-aspirapolvere con attacco USB per pulire la scrivania? La tazza dalle forme sinuose che in più fischia, il telecomando a forma di pistola, l'albero di Natale che balla, e tanto altro, come la tetta anti-stress, il perizoma a metro o la mutanda musicale...tutto su D-mail .

Pet therapy


Sapete qual è l’amore della mia vita? I cani. Ne ho 2 ma ne terrei 20, se potessi. Da piccola volevo fare la veterinaria, poi scoprii di svenire alla vista del sangue, quindi mi misi in testa di comprare un canile, infine a 15 anni pensai ad un negozio di animali…ho fatto il classico, e intrapreso tutt’altra strada (purtroppo aggiungerei…), ma il moto che sento nel cuore ogni qualvolta vedo un cane mi fa sempre ripensare a quei progetti.
L’affetto e la complicità che sa dare un cane sono infiniti e soprattutto incondizionati. Certo, sono un po’ ossessivi nella ricerca dei biscottini :-) ma sono ancor di più desiderosi di carezze, di contatto, di amore.
Il mio Charlie mi cerca sempre e ossessivamente, e soffre se non sono con lui. Mi aspetta vicino alla porta quando sono fuori…e che gioia quando torno e lo abbraccio! Vuole starmi sulle gambe quando leggo o guardo la tv. Mi segue ovunque vada, anche in bagno. E lo fa per amore, solo per amore. La mia Dolly è il Rottweiler più dolce al mondo, affettuosa, giocherellona, mai una cattiveria, nemmeno quando Charlie da cucciolo le metteva la testa in bocca!
Certo i cani (specialmente quelli come Dolly) necessitano di cure e di un’educazione seria: impensabile tenerli come soprammobili, hanno necessità di rigore, attenzioni e polso fermo. Nonché di spese. Si stima che il giro d’affari della pet economy in Italia si aggiri sui 47 miliardi di euro. Leggo di paté sopraffini, cure estetiche inutili, collari in cristalli Swarovski…e mi viene rabbia: sono soldi sprecati! I nostri amici non vogliono cappottini di D&G, né mousse al filetto di manzo, ma pretendono solo affetto e una famiglia che li ami. Allora perché non usare quel denaro per aiutarne altri, ad esempio adottandoli, e sottraendoli alla morte nei canili? Perché non usarlo per salvare altre specie animali in difficoltà? Ho aderito spesso a iniziative di questo tipo, anche per un regalo originale a Natale.

venerdì 30 novembre 2007

Forza interiore


Un gesto estremo, che richiede coraggio, non codardia.
Ci pensi ogni tanto, poi sempre più spesso, anche a causa delle difficoltà, che paiono non finire mai. Ma ti manca il coraggio, e nonostante l'innato pessimismo dell'animo umano, c'è una recondita speranza che qualcosa prima o poi cambierà in meglio, e non sapere cosa succederà domani ti aiuta.
Purtroppo però il domani è sempre uguale all'oggi, se non peggio, ogni sforzo pare inane. Reagisci e cambi, con coraggio provi una nuova strada, poi un'altra, ti butti, ma niente, anche lì un fallimento, e ti domandi se c'è qualcosa che non va in te, o in chi ti sta vicino, o nel mondo.
Ma non è giusto accusare "gli altri" di un malessere che è solo nostro: se falliamo è perchè siamo NOI ad agire nel modo sbagliato, a non saper sfruttare le occasioni della vita. La coscienza di quest'incapacità porta però altra frustrazione, e al mattino non hai voglia di alzarti, speri di dormire ancora, e per sempre, perchè il sonno è oblio.
Poi, nei momenti migliori, quando anche un raggio di sole sembra dare sollievo, ricordi a te stesso che solo TU, con la forza interiore (lo so che c'è, anche se pare di no), puoi venirne fuori, cambiare le cose, e star meglio.
Spero di trovare presto la mia forza interiore.

Amicizia e saggezza


Mi dicono (grazie Ciccio!) questa sia la settimana dell'amicizia. A cosa serva devono ancora spiegarmelo, ma ne prendo atto e vi segnalo questa specie di filastrocca che gira (sì, è una triste catena) da un paio d'anni.
Ho imparato che nessuno è perfetto...finché non ti innamori.
Ho imparato che la vita è dura...ma io di più!
Ho imparato che le opportunità non vanno mai perse: quelle che lasci andare tu le prende qualcun altro.
Ho imparato che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un'altra parte.
Ho imparato che bisognerebbe sempre usare parole buone, perchè domani forse si dovranno rimangiare.
Ho imparato che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
Ho imparato che non posso scegliere come mi sento...ma posso sempre farci qualcosa. Ho imparato che quando un figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno ti ha agganciato per la vita.
Ho imparato che tutti vogliono vivere in cima alla montagna...ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
Ho imparato che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta.
Ho imparato che è meglio dare consigli solo in due circostanze: quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
Ho imparato che meno tempo spreco e più cose faccio.
E' la settimana dell' amicizia: dimostra ai tuoi amici che ci tieni.
Mi chiedo chi abbia raggiunto tale livello di serenità e saggezza...BEATO LUI!

giovedì 29 novembre 2007

Ventre molle...


Stasera sono stata in una palestra in cui non mettevo piede da almeno 12 anni. Beh, è rimasta uguale! Certo, hanno tinto le pareti di un altro colore, hanno abbellito gli angoli, il pitone 12 anni fa non c'era...ma gli spogliatoi sono inalterati. Stessi sanitari, stesse panche, stesse docce! Mi sembrava un flash back...non molto piacevole a dir la verità! :-)
In una delle sale c'era lezione di danza del ventre. La danza del ventre e il découpage sono due attività che mi mettono un'infinita tristezza.
La prima ti insegna a muovere i fianchi, vestita in modo ridicolo, con una gonnellona colorata a vita bassa e monetine che tintinnano ovunque. Dicono che assottigli la vita...sarà!
Il secondo...beh, non ho mai capito bene in cosa consista, ma la definizione di Wikipedia è "Tecnica decorativa, dal francese découper che significa ritagliare, oggi è usato per decorare legno, tessuto, vetro". Ma la prima immagine che mi ricorda è qualcosa di lezioso, e che spesso rasenta il ridicolo, come vasi decorati da fiori, scatole colorate con pupazzetti, inutili bamboline che rimarranno alla polvere. Che tristezza mi mettono le palline dell'albero di Natale fatte all'uncinetto! W il pitone!

N.Y.


Ieri nella mia città preferita, la più affascinante del mondo, hanno acceso con 70.000 luci il più famoso albero di Natale: quello del Rockefeller center .
La tradizione ebbe inizio nel 1933, quando un albero adornato con 700 luci venne posto di fronte alla recente costruzione del RCA Building, e si arricchì successivamente nel 1936, con l'apertura dell' Ice-Skating Pond e i primi spettacoli di pattinaggio su ghiaccio.
Nel 1941 due renne dello zoo del Bronx rubarono la ribalta all'albero in un Natale incupito dall'attacco a Pearl Harbor. Attacco che anticipò il piano di accendere una candela in ogni finestra del Building, perché sarebbe stato troppo difficile distinguerle in caso di blackout. L'albero rimase illuminato, ma fu l'ultima volta per tutta la durata della Seconda Guerra Mondiale.
Dopo tre tristi Natali di guerra, la celebrazione del 1945 riportò le luci sull'albero di Natale del Rockefeller Center in un modo insolito: l'albero fu decorato con palline di plastica trasparente che si illuminavano quando faceva buio.
Nel 1951 la cerimonia di accensione dell'albero fu vista per la prima volta in tutto il Paese, essendo trasmessa in TV da "The Kate Smith Show", e da allora è uno degli eventi televisivi più importanti dell'anno.
La celebrazione natalizia del Rockefeller Center è cresciuta fino a diventare una tradizione nazionale, sopravvissuta alla Grande Depressione, alla Seconda Guerra Mondiale e, soprattutto, agli incredibili cambiamenti che hanno caratterizzato New York City. E quell'immagine che tutti abbiamo negli occhi, perchè presente in migliaia di film, spero di poterla godere anch'io dal vivo molto presto.
I love N.Y.

Povero Silvio

Alla luce dei nuovi fatti politici facciamoci 4 risate (ma nemmeno troppe):

mercoledì 28 novembre 2007

Be yourself!

Ho sempre avuto una passione per il balletto, classico o moderno che sia. Il corpo umano sa trasmettere emozioni, forza, dolcezza, calore.
Stasera ho assistito a Why di Daniel Ezralow. Non lo conoscevo, ma chi segue la trasmissione Amici sa probabilmente di chi parlo. Balletto moderno, con molta musica, immagini, energia. Mi è piaciuto moltissimo, e qui sotto il backstage:

Inoltre su YouTube ho trovato anche degli spezzoni dello spettacolo "catturati" malamente col cellulare.
Negli anni sono stata a veder ballare Paganini (ormai in età pensionabile purtroppo), Cortés, e poco altro. Ma voglio recuperare il tempo perduto. Il posto che occupavo costa solo € 7,50, come un cinema. Vi chiederete com'è possibile che un teatro prestigioso venda biglietti a buon prezzo. Beh, facile: era una piccionaia, un posto scomodissimo e dalla visuale pessima. Però ho potuto ugualmente apprezzare lo spettacolo, e devo accontentarmi, visto che questo per me è un periodo di "vacche magre".

Bumber stickers


Ogni tanto mi faccio 4 risate leggendo gli adesivi sulle auto. Gli americani sono dei maestri: "Take it easy, life is short" (e qui l'uomo di solito si tocca gli attributi), il religioso "Don't follow me, follow Jesus" o "I HAD a life, but my job ate it". E ancora "Shit happens" o "Love is real, money is make-believe".
Purtroppo noi italiani ci limitiamo al triste "Bebé a bordo" o allo scoiattolino di Cortina, che fa tanto fashion victim, o alle fiamme sulla fiancata per i più coraggiosi.
A proposito, vi racconto un aneddoto: anni fa conobbi un ragazzo carino, che mi rivelò di avere un'auto con le portiere che si aprivano verso l'alto: una Lamborghini Diablo, pensai! Così volli subito vederla, e magari farci un giro. Scoprii che era UNA GOLF! O meglio, quel che ne rimaneva: luci azzurrate sotto il cofano, impianto stereo da migliaia di euro, sedili anatomici, decorazioni varie, ma soprattutto portiere che si aprivano verso l'alto! Era un appassionato di auto elaborate, o tuning. Un mondo particolare, fatto di raduni notturni e gare di "bellezza" con ricchi premi. Così mi resi conto che, nonostante fosse un bravo ragazzo, forse non era il tipo giusto per me...
Tornando agli adesivi, oggi ne ho visto uno proprio originale "Ocio, can in baul"!
E che ne dite di quello a testa in giù "Se mi leggi vuol dire che sono nei guai"? Io ovviamente mi farei stampare un bel "Gnocca a bordo"... :-)

martedì 27 novembre 2007

Borsetta nuova?


Vi pongo un questito: secondo voi cosa simboleggia un serpentone enorme in una teca all'interno di una palestra? Si trova lì per caso? O fa semplicemente "arredamento"? Oppure potrebbe essere una passione del proprietario, ma questa opzione sarebbe valida se la cosa rimanesse isolata, mentre nel mio tour di palestre della città mi è capitato di vederlo in ben 3 casi! Quindi immagino sia un'usanza del luogo...ma che usanza strana!
Mi mette un po' di disagio vedere un boa di 4 metri che, mentre io mi adagio sul tappetino del pilates, dorme placidamente arrotolato, aspettando un topo da stritolare e poi ingoiare...
Sinceramente l'unico biscione che mi attira è quello del Silvio nazionale. Beh, anche una bella borsetta non mi dispiacerebbe...IDEA! Se leggerete sul giornale che un pitone è stato "rapito" nella notte...beh, acqua in bocca!

lunedì 26 novembre 2007

Roulette da bere.


Eccola qui, la roulette da bere di cui vi parlavo. E' stato un successo! Molto meglio delle castagne: di solito le brucio, quest'anno erano crude. :-)

venerdì 23 novembre 2007

Castagnata 2007


E anche quest'anno è giunta l'ora della castagnata in taverna, allietata da amici simpatici, arricchita da fiumi di vino rosso, e corredata da Cluedo e Trivial Pursuit. Ah, e ovviamente da Twister! Che pare piaccia solo a me...sarà perchè non vogliono togliersi le scarpe? :-) E posso anticipare che anche quest'anno ci sarà una novità per i miei ospiti: la roulette da bere! Sarà una sorpresa... La prossima volta vi spiego come funziona, ma potete immaginarlo.
Buon week-end a tutti!

mercoledì 21 novembre 2007

Giochi d'infanzia


Se io vi dico "Ha gli occhiali? Ha i capelli grigi? E' Paul?" a voi cosa viene in mente? Ovviamente l'Indovina chi? che ci ha accompagnato nei pomeriggi dell'infanzia. Ma se ci mettessimo a tavolino ricorderemmo tantissimi giochi che purtroppo ormai nei negozi non trovi più.
Che ne dite di Tato e Tata, o Sbrodolino e Sbrodolina: correva l'anno 1987, Ciccio, non puoi conoscerli! :-)
Memorabili i primi giochi su Commodore64 come International Soccer, Gosthbuster e Commando.
Il coccodrillo bianco gonfiabile che si vinceva con i punti dei formaggini "Susanna"? Aveva una schiena sagomata con le punte (tipo coccodrillo, appunto) e la plastica aveva un bordino tagliente mica male.
Avevo centinaia di sorpresine del Mulino Bianco: la loro elegante scatola a cassetto riservava delle cagate pazzesche, che però ci facevano andare fuori di testa.
Senza contare la mia ampia collezione di gomme profumate, di tutte le foggie: dal penumatico al fiore, dal fungo alla palla da golf. Che business avrei potuto farne...
E poi Crystal ball, il Dolceforno, la Sabbia magica, i trasferelli, la Coccoina, l'Allegro chirurgo (che dopo 2 giorni già smetteva di funzionare), Il pranzo è servito, Il giro del mondo, Twister...a proposito di Twister, l'anno scorso mi sono messa in testa di comprarlo, ma non trovandolo in un paio di negozi mi convinsi che non era più commercializzato in Italia. Così lo cercai su internet, e lo acquistai da un sito inglese, in sterline. Ebbene, dopo una settimana, l'ho trovato in un grande magazzino della mia città e con mio grande disappunto mi resi conto di aver speso ben 15€ in più! :-(

martedì 20 novembre 2007

La soluzione...


La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.
Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio.
Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.
Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro.
Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo.
Woody Allen

Scuse "in serie"

Caro amico, queste sono le mie scuse.
Non c'è bisogno che mi affanni a spiegarti come è andata, dal nostro punto di vista abbiamo mille attenuanti ma ora non contano più nulla.
Ci dispiace tantissimo, soprattutto di aver tradito la fiducia tua e di tutti quelli che come te l'altra sera hanno portato a casa solo il freddo.
Ti dico solo che già venerdì ci siamo messi in moto per organizzare una data riparatrice appena possibile, se non a Verona almeno lì vicino.
Se vorrai rispondere a questa mia inviandomi i tuoi dati sarà mia premura riservarti il posto. Grazie per la comprensione e scusaci ancora.
Linus

lunedì 19 novembre 2007

Uomo/donna= amici?


Tutti dovrebbero vedere almeno una volta "Harry ti presento Sally" perchè ha tanti spunti di riflessione interessanti, e oggi mi offre il fianco per parlare dei rapporti tra uomo e donna: è impossibile l'amicizia PURA tra i due sessi, come sostiene Harry Burns nel film? "Uomini e donne non possono essere amici, perchè il sesso ci si mette sempre di mezzo".
Io posso dire di avere molti amici maschi, con cui esco per un aperitivo o un film, per i quali non ho mai provato attrazione fisica. Ed altri verso i quali magari ogni tanto un pensiero un po' osé si è affacciato, ma non essendo successo nulla, li ho sempre considerati comunque solo amici.
Ma posso giurare che anche per loro sia così? Cioè che mi considerano solo un'amica?
Tale mio atteggiamento è probabilmente dovuto alla mia indole, e il mio segno zodiacale: per me l'amore passa necessariamente attraverso l'amicizia, nel senso che i miei fidanzati sono sempre stati PRIMA di tutto degli amici. Confidenti, compagni di giochi.
Attendo i vostri commenti in tema.

sabato 17 novembre 2007

Delusione


Oggi ho una denuncia da fare pubblicamente. Ieri sera sono andata fino a Verona per assistere allo spettacolo gratuito di Linus e Nicola Savino, sponsor una marca di auto con la dieresi sulla E.
Ingresso a teatro dalle 20, inizio spettacolo ore 21. Ebbene, alle 20 eravamo già in coda, una lunga serpentina che si snodava attorno ad uno stabile. Fiduciosi di poter entrare, visto che tutti attorno a noi erano in possesso dell’invito, espressamente inviato da Radio DJ via mail. Alle 20.45 le nostre certezze si sono incrinate, eravamo ancora dietro l’angolo dello stabile, circa 500 persone se non di più, e tutti ci siamo resi conto di essere stati gabbati: il teatro era esaurito! La gente si è accalcata fuori, urla, insulti, spintoni, la Polizia e i gestori del teatro hanno cercato di farci ragionare, ma anche loro non sapevano cosa dire, e come giustificare l’organizzazione pessima di quest’evento.
Un chiaro caso di “overbooking”: ho sentito dalla voce stessa di Linus, una settimana fa, mentre trasmetteva da Cagliari, scusarsi con il “gruppetto rimasto fuori” e giustificarsi così: sono stati inviate più mails di quanti siano i posti del teatro!
Ciò può anche essere comprensibile per un piccolo numero di posti, di quelli che all’ultimo momento non possono presentarsi, ma non è accettabile che ciò avvenga nelle dimensioni di ieri: tantissimi ragazzi arrivati da tutto il nord Italia, con l’invito in mano, rimasti al freddo.
Abbiamo cercato di far sentire la nostra voce, con cori e cartelli (del tipo “W CECCHETTO”, o “DA DOMANI 105”) ma purtroppo nessuno si è affacciato: ci sarebbe bastata una parola di scusa, la dignità di prendersi le proprie responsabilità.
Linus, tu che sei tanto preciso, e ti senti un re, abbi la maturità di prenderti carico del fallimento di questa iniziativa, e chiedi scusa ai tuoi ascoltatori.

venerdì 16 novembre 2007

Poesia


Donna completa, mela carnale, luna calda, denso aroma d’alghe, fango e luce pestati, quale oscura chiarità s’apre tra le sue colonne?
Quale antica notte tocca l’uomo coi suoi sensi?
Ahi amare è un viaggio con acqua e con stelle, con aria soffocata e brusche tempeste di farina: amare è un combattimento di lampi e due corpi da un solo miele sconfitti.
Bacio a bacio percorro il tuo piccolo infinito, i tuoi margini, i tuoi fiumi, i tuoi villaggi minuscoli, e il fuoco genitale trasformato in delizia.
Corre per i sottili cammini del sangue fino a precipitarsi come un garofano notturno, fino a essere e non essere che un lampo nell’ombra.
(Pablo Neruda)

mercoledì 14 novembre 2007

E adesso pance!


I giornali sono pieni di pance: donne che, in genere sopra i 30 anni, sbandierano la loro fantastica gravidanza. La nausea però, più spesso che a loro, viene a me! Quando ad esempio in spiaggia il sole viene oscurato da pance enormi, corredate da ridotti bikini, a volte addirittura da solo monokini.
O quando, a tavola in Pizzeria, mi accingo a mordere la mia margherita ai peperoni con annessa visione di una tetta rigonfia e dolorante. Senza contare il pupo che strilla.
E so che recentemente anche a Conegliano (TV) il gestore di un locale pubblico ha invitato una neo-mamma, che stava allattando tranquillamente seduta ad un tavolo, ad allontanarsi "per non infastidire i clienti".
Oggi a Montecitorio ci sarà un sit-in di donne che rivendicano il loro “diritto ad allattare”.
Queste mamme hanno il pieno diritto di allattare i bebé come preferiscono, ma non davanti ai commensali o agli avventori di un ristorante!
Sarà pure un gesto naturale, ma la decenza vorrebbe che ciò avvenisse in luogo un po’ appartato, e non davanti ad estranei, che forse ne potrebbero essere infastiditi.
E colgo l’occasione per segnalare un altro club di donne (americane per ora) che rivendica il diritto a non avere figli. Childfree .
Ciò che vogliono è il rispetto per una decisione libera e consapevole, che non fa di loro dei mostri. Io aderisco.
Quando confesso di essere priva (per ora) di qualsiasi impeto di gioia nel vedere bambini di qualsiasi età, e di non volere assolutamente figli, vengo guardata con commiserazione, o nei casi migliori, con ironia. “Vedrai, tu sarai la prima che ne sfornerà tanti!” questo mi dicevano 10 anni fa. Beh, gli anni passano ma io continuo ad usare sia la pillola, sia il preservativo: non si sa mai! :-)

martedì 13 novembre 2007

Petizione dovuta

Guillermo Habacuc Vargas ha organizzato una mostra espondendo cio' che di migliore il suo genio potesse partorire: un cane, legato ad una corda, destinato a perire di fame dinanzi ai curiosi osservatori, esperti di pseudo-arte.
L'idea geniale e rivoluzionaria e' stata addirittura premiata con un invito all'artista in questione a partecipare alla Biennale Centroamericana del 2008 come rappresentante del suo paese.
BOICOTTA LA PRESENZA DI GULLIERMO HABACUC all'evento, contro la disumanità che si spaccia per arte. Cliccate qui e Sign the Petition. Io ho già firmato.
Se poi volete vedere "l'opera" ecco qui .
Quando mi vedo coinvolta in queste cose, mi sento così poco utile, nel mio piccolo. Sono tante e troppe le malvagità del mondo, ma io mi sento particolarmente colpita da quelle contro gli animali. In questo caso siamo all'assurdo, perchè la si vuol far passare per un'opera d'arte!
A voi.

Sfilate e...sfilatini! :-)


Ieri sera sono andata a vedere una sfilata. Non è la prima volta, peraltro. Questa volta però la location era particolarmente accattivante, e i modelli abbastanza professionali.
La maggior parte delle modelle, ovviamente magre come manici di scopa, aveva il seno rifatto, e si vedeva! Io non condanno chi utilizza la chirurgia plastica, ma ciò che mi dispiace è vederne i suoi effetti, ad esempio un seno immobile, duro e poco armonioso, su un corpo magrissino. Esempio per tutti la bella Colombari, che sembra abbia due coppette di gelato appoggiare sul busto.
Devo ammettere però che i miei sguardi erano rivolti soprattutto ai bei maschietti che, con passo deciso, calcavano la passerella.
Ma saranno tutti gay? Questa è stata la domanda affacciatasi subito…noooo, secondo me no, nonostante qualche anello che luccicava (poteva essere una fede nuziale…) erano proprio dei bei FUSTI!
Sorrisi enigmatici, mani in tasca, passo deciso, e begli abiti…
Mi sentivo molto Carrie in Sex & the city, quando andava con l’amico Stanford agli happening della grande mela. Io ero più che altro nella “grande campagna”, e il parterre non era propriamente international, ma per alcuni istanti mi è sembrato di stare lì!
Ne approfitto anche per salutare il mio amico e sostenitore Ciccio, che in questi giorni mi legge da Londra: è di nuovo impegnato nel World Travel market di Londra . Trendy come sempre!

domenica 11 novembre 2007

Gambe corte?

Oggi parliamo di bugie...quante ne escono dalle nostre bocche! Dalla mia perlomeno tante…
Si è “costretti” a dire bugie, per non far soffrire qualcuno, per non complicarci la vita, o per far felice qualcuno.
O semplicemente perché a volte è più semplice fare così, per codardia.
La Dandy adolescente era una grande ballista con i genitori, e lo è tuttora a dir il vero. Non mi vergogno di dirlo. Ciò mi ha permesso di fare cose che altrimenti mi avrebbero proibito o di non farli preoccupare inutilmente. Ne invento di ogni tipo, con una fantasia che rasenta l’inimmaginabile, tesso storie dai risvolti geniali. Se avete bisogno di una balla ben orchestrata, chiedetemi pure. :-)

Anche gli uomini sono bravi in questo, Harry Burns ne è l’esempio: nei rapporti con l’altro sesso loro sono abilissimi a nascondere le cose, a simulare doti che non hanno, o semplicemente a “non dire”. Il motivo in genere non è rappresentato da frasi tipo “non voglio farla soffrire”, ma da più meschini “voglio fare sesso con lei, è meglio se taccio su alcuni dettagli” oppure “bene, ora che ci sono andato a letto, e lei inizia a innamorarsi di me, è meglio squagliarsela, e inventare scuse per non vederla più”.
Gli sms in questo senso aiutano tanto, perché non danno possibilità di cogliere toni di voce o espressioni che potrebbero tradirli. “Stasera non posso, il mio cane ha vomitato sul tappeto, non posso lasciarlo solo” oppure “Scusa ma sono impegnato fino al mese prossimo”!
Ma come vedete anche Sally Albright non si limita, simulando. Anche questo è mentire, no? Chi non ha mai finto a letto??
Poi c’è chi riesce a farlo meglio, e chi ha più difficoltà. Io a volte penso avrei potuto guadagnarmi da vivere facendo la doppiatrice di film porno. Sono talmente brava a mugolare e simulare godimento, che avrei potuto “sfondare” in quel campo. Avrei dato solo la voce, sia chiaro!
E quale donna non ha mai tirato fuori un mal di testa propizio o un ciclo immaginario per evitare di fare l’amore col fidanzato?
Insomma, siamo un popolo di Pinocchio, e l’unica soluzione è prendere ciò che dicono gli altri con ironia, lasciando che il tarlo del dubbio (sarà vero o no che è il noventesimo compleanno di sua nonna?) scivoli via con leggerezza. La volta successiva sarete voi a inventare un bel siparietto. Col mio aiuto! :-)

sabato 10 novembre 2007

Mele...o pere?


Le donne sono come le mele sugli alberi... Le migliori sono sulla cima dell'albero.
Gli uomini non vogliono arrivare alle migliori, perchè hanno paura di cadere e ferirsi. In cambio, prendono le mele marce che sono cadute a terra, e che, pur non essendo così buone, sono facili da raggiungere.
Perciò le mele che stanno sulla cima dell'albero, pensano che qualcosa non vada in loro, mentre in realtà "Esse sono grandiose".
Semplicemente devono essere pazienti e aspettare che l'uomo giusto arrivi, colui che sia cosi coraggioso da arrampicarsi fino alla cima dell'albero per esse.
Non dobbiamo cadere per essere raggiunte, chi avrà bisogno di noi e ci ama farà di TUTTO per raggiungerci.... La donna uscì dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, nè dalla testa per essere superiore.
Ma dal lato per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, e accanto al cuore per essere amata...

William Shakespeare

giovedì 8 novembre 2007

Step illustrated

Oggi parliamo di sport. Sto girando le palestre della città, e devo dire che ce n'è per tutti i gusti. Io ora cerco principalmente lezioni di spinning e pilates, ma lo step (che pare avere un momento di crisi) rimane una della mie passioni.
Ricordo ancora con nostalgia le mitiche lezioni di step choreography della Roxi...Cliccate e avrete un'idea di cosa facevamo: su musiche tipo "It's raining man" o "Hung up" di Madonna, piroette, giravolte, tutti coordinati perfettamente, bravissimi e velocissimi, talmente tanto che Ciccio ogni tanto perdeva gli occhiali!
Posso dire di aver provato parecchi sport: pattinaggio, golf, tennis, sci, acqua-gym, boxe, slittino, shopping... :-) A proposito di tennis, ho trovato questo video carinissimo. Contagiosa la risata.

Vorrei provare il paracadutismo, alla Bridget Jones. Chissà quando troverò il coraggio, e soprattutto i fondi per farlo! Un lancio "tandem" costa circa 160,00 euro e se vuoi anche il filmino devi aggiungere altri 200,00 euro.
Chissà...SEMMAI mi sposerò, potrei farlo diventare il mio "viaggio di nozze"! :-)

mercoledì 7 novembre 2007

Imprenditrice?

In questo periodo chiamiamolo di "riflessione sul mio futuro", ho anche pensato di lanciare una mia attività. Un negozio ad esempio, non saprei bene di cosa, ma mi piacerebbe avere una vetrina: calze, biancheria intima, cose per la casa, o fiori...
Oppure potrei diventare imprenditrice come Michela Vittoria Brambilla. Potrei lanciare qualcosa sul mercato. Del tipo il wurstel di pollo senza pollo?
Anni fa pensai di aver trovato l'idea geniale: il distributore di spritz!
Acqua, vino bianco, e opzionale l'Aperol o il Campari. Ovviamente nelle aziende potrebbe funzionare solo dopo una certa ora. :-)

martedì 6 novembre 2007

Come tirarsi su con poco...

Quali sono le cose che vi fanno tornare il sorriso, o perlomeno vi rasserenano un po', quando siete depressi? Cioccolato? Shopping? Sesso?
Tutte queste cose ovviamente. E poi chi va a correre, chi cucina, chi chatta con sconosciuti, chi fissa il muro e pensa ai bei momenti della vita passata, chi si crogiola nel dolore finchè non è ora di alzarsi per andare al lavoro.
Chi gioca con un cane (gran fortuna averne uno!), chi si regala un massaggio o una seduta dal parrucchiere. Chi ascolta la musica preferita, e chi trova in Chiesa il silenzio necessario per rasserenarsi.
Io spesso ascolto questo brano, che nella sua semplicità fa tornare la voglia di sorridere. Manà manà per tutti allora, qualsiasi cosa voglia dire! :-)

giovedì 1 novembre 2007

Trent'anni..e non sentirli!


"Sono stupendi i trent'anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatrè, i trentaquattro, i trentacinque!
Sono stupendi perchè sono liberi, ribelli, fuorilegge, perchè è finita l'angoscia dell'attesa, e non è cominciata la malinconia del declino.
Perchè siamo lucidi, finalmente, a trent'anni!
Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti; se siamo atei siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna.
E non temiamo le beffe dei ragazzi perchè anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perchè anche noi siamo adulti.
Non temiamo il peccato perchè abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perchè abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile.
Non temiamo la punizione perchè abbiamo concluso che non c'è nulla di male ad amarci se c'incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell'olio santo. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi.
Siamo un campo di grano maturo a trent'anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita.
E' viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più. Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui scenderemo un po' ansimanti e tuttavia freschi. Non succederà più di sederci nel mezzo a guardare indietro e avanti e meditare sulla nostra fortuna..." (Se il sole muore, Oriana Fallaci).

Sorte possente e vana...

Domenica sono stata a teatro per un concerto cui tenevo molto, perchè adoro il brano Fortuna imperatrix mundi.
Qui lo potete ascoltare, legato alle immagini di un film molto bello, 300.
Il testo peraltro ben si abbina al mio stato d'animo in questo periodo:
O Fortuna, cangi di forma come la luna, sempre cresci o cali; l'odiosa vita ora abbatte ora conforta a turno le brame della mente, dissolve come ghiaccio miseria e potenza. Sorte possente e vana, cangiante ruota, maligna natura, vuota prosperità che sempre dissolve, ombrosa e velata sovrasti me pure; ora al gioco del tuo capriccio io offro la schiena nuda. Le sorti di salute e di successo ora mi sono avverse, tormenti e privazioni sempre mi tormentano. In quest'ora senza indugio risuonino le vostre corde; e come me piangere tutti: a caso ella abbatte il forte!

martedì 30 ottobre 2007

Volpi e salumi


Colgo l'occasione per citare il mio blog preferito (dopo il Tritolo ovviamente): il mitico Volpino , che peraltro è di nuovo presente nel TgFin , oggi si dedica a cose più leggere, inserendo un post su Nicheli, mancato ieri. Il cumenda, per capirci, o il Zampetti commerciante di salumi de "I Ragazzi 3ªC".
Io mi associo al commento di Buddy. :-)

Regole auree

In questo blog vorrei anche parlare di un argomento un po’ pruriginoso. Il sesso…però mi rendo conto che è stato detto tutto ormai, e avrei ben poco da aggiungere, vista anche la mia modesta esperienza...
Tuttavia certe regole non vanno MAI dimenticate: mai fare sesso al primo appuntamento, SE lui/lei ti piace sul serio. Per cui consiglio ovvio è di non depilarsi prima, e di portare lo stesso paio di mutande per i 2 giorni precedenti. Onde evitare tentazioni.
Se invece siete "aperti" consiglio di lavarsi spesso, e cambiare la biancheria intima ancor più spesso: l'incontro galante può essere del tutto fortuito e inaspettato, vedi ascensore, Pronto soccorso, garage di centro commerciale...
Manifestare di gradire durante l'amplesso (anche se non è vero) non costa molto ma rende tutto più facile. Vorrà dire che sarà stata la prima e anche l'ultima volta. Comunque mai usare epiteti stupidi per indicare gli organi riproduttivi, ma chiamarli col loro nome, che poi tanto brutto non è.
Infine usare un metodo di protezione contro gravidanze (moooolto) indesiderate, ma anche questo è ovvio.

lunedì 29 ottobre 2007

Stop the pigeon!


Oggi sono andata in un luogo a me estremamente gradito: davanti al mare.
Il rollio delle barche, il blu dell'acqua, il sole che si riflette nelle onde, tutto ciò mi rilassa, e mi permette di riflettere al meglio.
Ad un certo punto si è accucciato davanti a me un piccione.
Premesso che non amo particolarmente questo tipo di uccello (!), mi è stato subito simpatico, perchè era senza una zampina. E mi guardava con l'occhietto furbo. Sembrava mi facesse compagna. D'un tratto però si è alzato, si è girato e...ha evacuato. Beh, speriamo che almeno mi porti fortuna! :-)

sabato 27 ottobre 2007

Prezzo del lattice


Oggi passavo "casualmente" davanti ad una Farmacia, e mi sono resa conto che una scatola con 6 preservativi costa ben 9,0€! Un po' cari direi...
Gli amici dicono che ho la braccine corte, quindi non posso esimermi dal commentare così: VIVA il salto del leone!

venerdì 26 ottobre 2007

Pa-pa-pa

Piove...venerdì e piove. Inizia il week-end, e per stemperare un po' la profondità degli argomenti trattati ultimamente (!) vi auguro un buon fine settimana con qualcosa di leggero: IO L'ADORO! Mi fa morire dal ridere vedere uno dalla faccia non proprio intelligente ballare vestito da pezzo di formaggio, ed è il mio sogno trovare una sarta che mi cucia per Carnevale un vestito da pomodoro...

A lunedì!

giovedì 25 ottobre 2007

L'Amore Romantico

Qualcuno dei lettori mi accusa di scrivere cose poco interessanti, e di parlare sempre di me stessa. Premesso che questo è il MIO blog, ci scrivo ciò che voglio, e nessuno è obbligato a leggerlo, oggi vorrei iniziare con delle "lezioni", prendendo spunto da spezzoni di film che restano nella storia. Ecco qui "The mirror has two faces".

Bene, la lezione è finita. Cosa pensavate? Io proprio non sono la più adatta per dare lezioni, la mia vita sentimentale è costellata da insuccessi clamorosi...non posso dare consigli! E la penso comunque come Jeff Bridges: non credo nell'amore romantico. Ogni caso umano andrebbe poi analizzato nelle sue particolarità, non posso essere generalista.
Ah, non mandatemi richieste di consulto, a meno che non siate disposti a pagare. :-)

mercoledì 24 ottobre 2007

Pulizie e manicure...


Io ODIO far le pulizie…e questo mi porta ovviamente a rimandarle più possibile. Ma oggi, quando ho visto un tappeto muoversi da solo, ho capito che forse era giunto il momento.
Ho avuto negli anni due conviventi molto diverse: una era zozza di natura, e lo sporco in casa era ben visibile. Per mascherare gli odori infilava deodoranti in tutte le prese di corrente, e quando entravo in casa il profumo mi faceva venire il voltastomaco. Il set di tappetini da bagno (sì, il copri-water di pelo!) di cui lei andava così fiera, era sempre pieno di polvere e capelli SUOI (era bionda, quindi non c’erano dubbi), lasciava le cose in giro, e aveva pure il coraggio di lamentarsi di me! Me ne sono andata appena ho potuto…
La seconda era l’opposto: tutto lindo e profumato, e lavatrici a cadenza giornaliera. Mitica Pat. Ecco lei dice che pulire il fornello la rilassa, e che dopo si sente rinata. Mah! Io invece sono solo stanca, e ben poco soddisfatta.
Sarà forse che sbaglio metodo: per prima cosa ho comprato un paio di guanti, per non rovinarmi lo smalto! :-)
Poi però ci ho messo mezzora prima di decidere da dove cominciare: non avendo esperienza né un “sistema di lavoro” parto da dove capita, e poi me ne pento, perché ad es. credo che i pavimenti vadano lavati per ultimi, mentre la polvere sia la prima cosa da togliere. Invece oggi sono stata capace di lavare per terra prima di passare i sanitari. AHHHH! Scempio!
Anche lavare i piatti mi stressa. Mia nonna faceva bollire una pentola d’acqua e immergeva il tutto, io non avendo tempo e/o pazienza, lavo tutto sotto l’acqua corrente. E non so perché ma ogni volta mi bagno i pantaloni…e a dirla tutta ieri ho pure rotto un bicchiere. E’ colpa del lavello, sicuramente. ;-)
Una cosa mi piace fare: stirare. Sto al caldo, non è mai noioso perché ogni capo ha vita propria, e posso cantare (come suggeriva Tozzi). L’unica cosa che mi scoccia è stare in piedi: ho provato da seduta, e il risultato è pessimo, più che altro perché non riesci a vedere dove passi il ferro da stiro!
Vi lascio con un piccolo quiz. Come mai ho scelto questa foto? Dai, è facile.

lunedì 22 ottobre 2007

Diete e wurstel


Diete…gioie e dolori di tutti, prima a poi. Il che mi consola ben poco.
Io sono a dieta da una vita, penso che già all’asilo le suore mi tenessero a stecchetto, viste le mie guance rubiconde e l’aspetto un po’ “a mela” che avevo a 5 anni.
Ma è stato dopo i 13 anni che ho iniziato le diete serie: prima quella del Servizio sanitario, poi quella di un sedicente guru che propinava pastiglie dal contenuto oscuro ai più, poi l’Herbalife, la dissociata, la dieta a punti,poi la Beverly Hills, la dieta dello yogurt e quella delle patate, la Zona e persino il digiuno attenuato!
Tutte queste esperienze mi hanno segnato il carattere, oltreché il giro vita e soprattutto il portafoglio! :-)
Ed oggi, che sono abbastanza soddisfatta del mio aspetto (potrei fare di più, me lo dicevano sempre anche a scuola), non mi vergogno di entrare in un negozio e chiedere una gonna taglia 46.
Ma ciò che mi da fastidio è la cosidetta "taglia unica"...cosa vuol dire TAGLIA UNICA?? Vuol dire che un vestito può stare bene ad una silfide che porta la taglia 40 e altrettanto bene a me? Ne dubito...a lei farà le grinze, a me fascerà come un budello di wurstel.
Adoro questo pezzo di Geppi Cucciari, il cui intelligente umorismo descrive lo stato d’animo di una “taglia 46”:

sabato 20 ottobre 2007

Primo appuntamento con vongola

Vorrei condividere con voi le impressioni circa i primi appuntamenti: alcuni di essi per fortuna rimangono nella mente come momenti emozionanti, indipendentemente da quanto poi la storia sia proseguita. In altri casi però possono risolversi in serate da dimenticare, con persone dell’altro sesso che paiono…dell’altro mondo! Mi sono capitate serate talmente noiose che avrei preferito essere ad una riunione di appassionati di sudoku piuttosto! E pensare che alla prima uscita ognuno dovrebbe dare il meglio di sé!
Ma un appuntamento merita di essere ricordato. Lui bello, simpatico, ricco, intelligente. Sembrava (e dico sembrava) avere tutte le qualità, ed io ero già pazza di lui.
Primo appuntamento molto positivo, aperitivo e cena (durante la quale lui si ruppe un dente con una vongola!) e dopo cena direi alquanto…piacevole. Passione travolgente tra noi, io ero completamente annebbiata dalle apparenze.
Secondo appuntamento a casa sua: non mi aspettavo candele accese e un bagno caldo pieno di schiuma ad aspettarmi, ma per lo meno una cenetta preparata da lui, qualche gesto carino… Invece mi ritrovo sull’uscio un ragazzo “anonimo” in pantaloncini e maglietta sbiadita con scritto IBIZA, ovviamente ciabatte di plastica, una tavola sguarnita, e una pseudo-cena a base di pane e sfilacci di cavallo (io ODIO gli sfilacci di cavallo!).
Sul comodino un Rolex che avrà pesato sì e no 40 gr. e a letto un sesso del tutto deludente. Da lì il declino: quell’uomo che mi sembrava perfetto si era rivelato in pochissimo tempo una bufala.
Da allora una regola aurea: mai fidarsi delle apparenze! Ora mi affido al sesto senso, e prima di andarci a letto mi faccio invitare a cena.
Vi lascio questo pezzo di Dario Cassini:

venerdì 19 ottobre 2007

Biancheria


Parliamo di biancheria intima…abbiamo già affrontato il tema “calze” e proprio ieri sera ho potuto dare concreta conferma che ciò che scrivo è coerente con ciò che faccio: ho sollevato in pubblico il lembo dei jeans per dimostrare a tutti che i miei gambaletti, d’obbligo in questa stagione sotto i pantaloni, sono sempre in tinta con l’abbigliamento della parte superiore, e corredati da accattivante pizzo.
Al ché c’è stato sfoggio di ogni tipo di calza da parte delle altre commensali: chi il calzino corto in cotone, chi il gambaletto orrido tanto inviso al genere maschile.
Anche in fatto di biancheria intima i gusti sono vari, e (quasi) tutti rispettabili: chi ama il macramé, chi cotone e microfibra. Chi porta brasiliani in pizzo nero, chi mutande classiche con l’elastico alto, tanto comoooodeeee. Chi dorme in baby-doll da “vedo non vedo”, chi in canottiera e slip con le coccinelle. C’è chi senza problemi indossa tutti i giorni push-up dagli effetti miracolosi, chi si limita a reggiseni senza imbottiture e ferretti. Indovinate io da che parte sto? :-)

giovedì 18 ottobre 2007

Pollo e strappi


Carissimi amici, la foto è inquietante, ma vorrei solo ricordare la serata di ieri. Sono uscita a mangiare il polletto alla brace, un po’ piccante, che si mangia rigorosamente con le mani (io ODIO mangiare con le mani!) corredato da birra a fiumi e arachidi gratis, che poi finiscono immancabilmente nelle mutande. Ma cosa avete capito? Le bucce vengono per tradizione usate come coriandoli, lanciate sui commensali come burla, e io non mi tiro mai indietro quando c’è da fare scherzi. :-)
Di solito poi si finisce sulle panche a ballare musiche che qui mi vergogno di ricordare…ma anche quello fa parte della serata.
La compagnia è collaudata, composta da vecchi amici conosciuti in anni di frequentazione del parquet di una palestra: è una tradizione che, nonostante ormai non tutti la frequentino ancora, io per prima, non smettiamo di rinnovare. Peccato mancasse la nostra maestra di step, che si fa sempre desiderare…e noi, nonostante tutto, la perdoniamo sempre!
La serata piacevole per me però è finita in modo pessimo. Ho strappato la giacca impigliandola nel cancello di casa! STRAAAP, e voilà uno strappo lungo 6-8 cm sulla giacca di velluto (e pure di marca!). "Ma come diavolo hai fatto??" mi grida il mio accompagnatore dall’auto…e nonostante la tragicità dell’evento mi veniva da ridere: sarà stata colpa della birra?