martedì 6 maggio 2008

The Darjeeling limited


Di nuovo cinema, scusate la ripetitività, ma voglio cosigliarvi un altro film che mi ha particolarmente colpito. E stavolta non per l'avvenenza dell'attore, ma semplicemente mi sono fidata dell'istinto, visto che nessuno dei miei amici l'aveva ancora visto: de Il Treno per Darjeeling mi ha colpito subito la locandina vista su un giornale, e ho così deciso di andarlo a vedere.
Tre uomini in fuga da un passato complicato e confuso, tre fratelli alle prese con un presente irrisolto ed in cerca di un futuro più sereno da affrontare.
Un viaggio in un'India colorata, autentica, drammatica a volte, e surreale al tempo stesso, si trasforma nell'ennesimo confronto familiare all'interno del cinema di Wes Anderson: tre fratelli immaturi, aristocratici e dispettosi si ritrovano a distanza di tempo a fare i conti col presente, cercando di guardarsi dentro e provando a confrontarsi con la figura dei genitori.
La comicità del regista (lo stesso de I Tenenbaum) ha sempre un secondo livello che, andando oltre le espressioni inebetite dei suoi personaggi e superando i dialoghi spesso oltre la normalità, coglie una nevrosi così americana...ma non solo.
I tic, le manie, le paure grandi e piccole sono parte integrante dei suoi personaggi, sempre alle prese con qualcosa più grande di loro che non riescono ad affrontare con compiutezza, mai capaci di reazioni che non siano originali e fuori dalla norma, questi sembrano attraversare la vita con l’ingenuità di un bambino.
Durante questo viaggio, a bordo del treno “Darjeeling Limited”, i tre fratelli tenteranno di ricucire un difficile rapporto da tempo in crisi, ma non ci sono drammi esistenziali esibiti, anche nei momenti più drammatici lo stile si mantiene sul non detto e l’accennato.
I fratelli Whitman concludono il loro viaggio così come è iniziato, aprendosi però all'imprevedibilità della vita liberi del simbolico fardello del set di valigie con le palme, e ancora una volta a bordo di un treno in corsa. Un treno che può perdersi pur viaggiando su dei binari.
P.s. Peraltro colonna sonora da avere subito! :-)

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