lunedì 4 gennaio 2010

No ai rimpianti


Collegandomi al post precedente e ad altri post in cui ho espresso il mio punto di vista circa il fatto che la vita vada vissuta in pieno, voglio ora ritornarci sulla scia di quanto ho sentito e vissuto in questi primi giorni dell'anno.
Stamane, nonostante le previsioni prevedessero copiose nevicate, ho preso il treno e sono partita per un'altra città per dedicarmi ai saldi. Fare compere in compagnia è uno strazio, per cui, senza attendere l'amica che con la scusa del ciclo o solo di qualche paturnia non mi avrebbe comunque accompagnata, ho deciso di godermi la giornata da sola.
Un po' delusa dal fatto che due negozi su tre fossero chiusi (ah, la provincia!), ne è valsa la pena solo per vedere la città: quasi deserta, illuminata dalle luci natalizie, e imbiancata...una favola.
Lo racconto perchè, tra un té caldo e una vetrina, me la sono proprio goduta, ho assaporato la libertà di fare ciò che in ogni singolo momento mi andava di fare, ma ci sono stati anche quei 5 minuti in cui mi son sentita tanto sola, in cui avrei voluto essere lì con qualcuno di speciale...e mentre mi soffermavo su queste sensazioni ho anche riflettuto sul fatto che comunque è sempre meglio vivere che stare fermi ad aspettare che qualcosa accada, è sempre meglio muoversi piuttosto che pigramente ammuffire a casa.
E anche se la malinconia può coglierti per pochi istanti, vale sempre la pena agire, senza aspettare una qualche compagnia - magari pessima - che poi ti fa pensare: era meglio se venivo da sola!
Torno su questo argomento anche riflettendo su ciò che mi ha raccontato ieri il mio amico G.: quando andiamo a cena insieme va a finire che parliamo sempre di C., una ragazza che ha frequentato per parecchio tempo, che ha in qualche modo colpito il suo cuore, ma con cui non c'è mai stato nulla di concreto, e nemmeno di carnale.
G. continua a dire (quasi a volersi autoconvincere) che lei ha un carattere difficile, che è problematica, e che lui non ha voglia di affrontare casini e stare male per una così. Una "così" che però ancora porta nel cuore...
Ha avuto paura, l'ha ammesso ieri sera, ha temuto di farsi male, e ha voluto chiudere ancor prima di scottarsi.
Ecco il rimpianto. Ciò che io rifuggo più che posso. Non voglio dire, coma fa G., "Avrei dovuto provare, avrei potuto viverla, o per lo meno portarmela a letto, e poi chissà..."
Per questo io mi butto in tutte le avventure, cerco di forzarmi in questo, di agire anche se non ne ho voglia, di vivere storie improbabili pur di sentirmi viva.
A volte, anzi spesso, sto male dopo, soffro, ed in quel momento mi pento di aver agito impulsivamente, o di aver dato spazio ad una persona che alla fine si è rivelata diversa da come speravo, o non adatta a me. Ma è solo una sensazione passeggera, perchè seguita poco dopo da un sorriso: se penso a certi episodi, a certe persone conosciute in questi anni, che magari mi hanno ferito, o infastidito, o offeso, ora sorrido, e ne conservo comunque un "ricordo di vita", la mia vita, che breve o lunga che sia voglio sia vissuta al massimo.
A volte, quando questo pensiero mi attanaglia in modo più intenso del solito, penso di mollare tutto e tutti, e partire, per godere di tutto quello che posso succhiare dal mondo. Come il mio colibrì, che mi ricorda il significato del tatuaggio che ho fatto: non sono importanti il passato o il futuro, è importante vivere l´adesso, succhiando il nettare della vita..
E lascio a voi questo brano, uno dei più belli di un film fantastico, tratto da un libro e da una storia altrettanto meravigliosi: Into the Wild.

1 commento:

Anonimo ha detto...

leggo ora il tuo blog...Potevi chiamarmi!!!!avremo fatto shopping assieme...Ti dirò io ho mollato tutto e un giorno ho fatto strage...ma veramente strage in un negozio che fa angolo nella tua tanto amata città di mare...ma ho agito d'impulso e per dire la verità ho fatto tutto da sola...senza chiamare le amiche...perchè ultimamente ognuna di loro "vive qualche dramma" come doversi fare la doccia, i capelli, i peli...e così preferisco la compagnia delle commesse!!!un salutone, Cla!!!