mercoledì 27 gennaio 2010
In giro nuda.
Si sa: le donne non hanno mai niente da mettersi.
Ma come può accadere? Sono vent'anni che faccio shopping compulsivo e ancora non ho niente da mettermi? Ebbene sì.
La fatidica frase, pronunciata in genere in fase di isterismo, siginifica semplicemente che, provati una serie di indumenti accatastati poi alla rinfusa sul letto, non si è trovato quel "qualcosa" che in quel momento si desidera indossare, e che ovviamente non c'è nel nostro armadio.
Voi uomini che leggete queste righe vi chiedete com'è possibile? Ora ve lo spiego.
Ho comprato una gonna nuova, l'ennesima, ma non sta bene né con il maglioncino blu, né con quello nero, quindi ci vorrebbe...sì, un dolcevita rosso. Che purtroppo, inevitabilmente, nell'armadio non compare. Ed è nevrosi.
Oppure: ore 20.30 appuntamento per cena. Ore 18.00 inizio dei preparativi, doccia, crema, capelli, profumo, trucco. Ed un'idea in mente: indossare quel vestito viola che mi sta così bene.
Ma alle 19.40 la scoperta: è macchiato, oppure ha un orlo scucito!! Ed io sono ancora nuda: sì perchè anche la biancheria intima, nel colore e nella foggia, dipenderà da cosa deciderò di indossare.
Scartati i pantaloni, perchè sono poco femminili, scartato quel vestito già messo l'ultima volta, scartata quella maglia che "segna troppo dove non dovrebbe" fisso l'interno dell'armadio che se contenesse delle reliquie, ed è panico.
Mi aggiro come un leone in gabbia, provando vestiti che poi vengono gettati alla rinfusa, faccio avanti e indietro tra l'armadio e lo specchio, non uno specchio qualunque, ma quello che rende meglio l'immagine, possibilmente ad effetto snellente.
Ore 20.10, non c'è più tempo, scelgo il meno peggio imprecando tra me e me: non ho proprio niente da mettermi!
Ancora può accadere che mi alzi al mattino con l'idea di mettere il mio nuovo tubino blu con gli stivali blu, ma apro la finestra e mi accorgo che piove...e gli stivali blu sono di camoscio, si rovinerebbero.
Per cui, con l'angoscia di fare tardi al lavoro, non avendo nell'armadio nemmeno un paio di scarpe che stia bene col tubino blu, sono costretta a cambiarmi completamente: tubino grigio e stivali neri.
Senza considerare il "fattore borsa"! La borsa viola ovviamente non si può portare con la giacca rossa, e costringe a portare tutto ciò che contiene a tempo di record da una borsa all'altra, possibilmente pezzo per pezzo, e non "travasando" il tutto senza cura (a volte mi piacerebbe avere un imbuto). Ed è risaputo che la borsa di una donna può contenere veramente di tutto.
A volte invidio le mie amiche che si vestono esclusivamente di nero: facili gli abbinamenti, il nero sta proprio con tutto, ma è un po' triste noo? E sintomo di poca fantasia.
O è solo quel senso pratico che a me manca? ;)
Qui sotto una delle scene più divertenti del film cult in cui Carrie, su Walk this way dei RunDMC, nella sua adorata cabina armadio, prova i vecchi vestiti anni 80-90...
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3 commenti:
Parole sante Dani! Soprattutto per quanto riguarda il cambio borsa che è particolarmente drammatico per una come me che va sempre in giro con il kit di sopravvivenza!!!
:-)
io credo di essere una di qulle amiche che veste sempre di nero... (anche se ultimamente ho aperto a qualche colore). il nero snellisce, sta bene in qualsiasi occasione e ti risparmia paranoie su possibili abbinamenti....
Ti "svelo" un segreto...: il blu è difficilissimo da abbinare!!!ci sono passata anch'io. Io non amo il nero e cerco perciò delle vie alternative con il marrone, il grigio e il blu...ma quest'ultimo è una vera sfida!In ogni caso mai abbinare abiti blu con stivali blu, hanno sempre gradazioni diverse, molto meglio degli stivali con una tonalità di marrone caldo e un accessorio coordinato(che poi sfrutti con tutto il guardaroba nero). Quando sei alla fase "Ohi cosa mi metto oggi???Non ho niente in questo armadio" di solito la fantasia mi fa fare degli abbinamenti davvero originali, magari mi scateno con delle cinture di pelle morbida o degli accessori vintage. Se però la fantasia al mattino va a rilento ti consiglio un libro..."The little black book of style" di Nina Garcia, può sembrare ovvio ma nella sua semplicità è illuminante. L'importante è vestire in un modo personale non anonimo ma nemmeno carnevalesco.Un abbraccio cla!
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