mercoledì 29 ottobre 2008

Un frigo povero o un povero frigo?


Contemplo avvilita il mio frigo: vi si trovano adagiati, tristissimi, una trota congelata, uno yogurt già aperto, una confezione di carote rammollite, patate e cipolle sparse e qualche limone duro. Bella prospettiva eh?
In compenso ci sono 2 belle birrette fresche, una bottiglia di Pinot grigio, e del limoncello, che non si sa mai...
Dicono che guardando cosa c'è nel frigo di una persona si capiscano tante cose: ebbene, io sono così, nonostante il mio aspetto "rotondo", mangiare per me è un optional. Spesso lo faccio in piedi, come i cavalli, perchè è solo una perdita di tempo.
Mangio perchè ho fame, perchè sennò casco per terra, ma per me carne/pesce/pasta/freddo/caldo/dolce/salato è lo stesso.
Quindi ho deciso: il prossimo ragazzo che frequenterò verrà valutato in base a ciò che troverò nel suo frigo: sarà difficile arrivare fino alla cucina prima di esserci uscita almeno una sera, però mi riprometto di provare e di seguire questi consigli che ho trovato su eminente rivista: se in frigo ci sono bottiglie d’acqua, inorridite, lui è già impegnato, e con una che gli mette a posto la spesa. Perché non esiste maschio che ricordi di tenere l’acqua in fresco.
La birra può essere ghiacciata e il vino servito alla temperatura giusta, ma l’acqua di uno scapolo d’oro è sempre, invariabilmente, tiepidina.
Se invece oltre lo sportello trovate radici di zenzero, uova di quaglia e pure una piantina di coriandolo, fate attenzione: potreste essere capitate nel regno del temibile Cuoco Gourmand, irresistibilmente capriccioso e molto esigente. Sarete tenute a mostrare opportuno rispetto sin dalla prima colazione: croissant mai banali, e piatti di alta cucina, che all'inizio potrebbero inebriarvi, ma digerita la passione, tutto quello che rimarrà di lui sarà una vaga nausea. E due centimetri di ciccia intorno ai fianchi.

1 commento:

Mestolo e Paiolo ha detto...

Effettivamente il frigo è un pò come l'anima di una persona.
Cuoco Gourmand? ^___^
Ciao,
Stefano