giovedì 31 gennaio 2008

Carne-val


Siamo ormai a Carnevale, ma gli unici segni visibili per ora sono i coriandoli sparsi sulle strade…e le frittelle che ammiccano dai banchi delle panetterie! Martedì prossimo, in palestra, ci hanno avvisato: non si farà la lezione di spinning se tutti non saranno in maschera. :-)
Nonostante sia nata sotto Carnevale, e da piccola abbia dato delle favolose feste in maschera, non lo amo molto. Per anni mi sono rifiutata di trovare un travestimento, ed evitavo ogni possibile festa in maschera. Oppure ci andavo, ma “in borghese”.
Ma travestirsi perché, quando ci camuffiamo praticamente tutti i giorni? Forse vorremmo essere qualcun altro? Io l’anno scorso mi sono vestita da uva, sì uva. Evidentemente mi piace il vino… :-)
Due anni fa da suora sexy (mah!) e devo dire il velo mi donava assai: purtroppo però è un vestito molto utilizzato, e alla festa c’era praticamente un intero convento.
Tre anni fa una soddisfazione: il Domino , il più misterioso. Gran successo con gli uomini, venivo fermata e abbordata con scuse disparate. “Ma chissà chi c’è sotto il mantello” o il più audace “Mi piacerebbe spogliarti del mantello come in Eyes wide shut”. Ciò conferma che l’uomo è attratto dalle donne che non rivelano molto: nel caso di specie rivelavo solo gli occhi! E si sa quanto essi possono essere intriganti…
A quella festa ricordo maschere bellissime, e ricordo con simpatia due amici miei, vestiti da orsacchiotto o roba del genere, insomma erano “infilati” in un costume di pelo, tipo peluche, e vista la temperatura tropicale all’interno del locale (c’erano ragazze in bikini) loro morivano di caldo!
Ma vogliamo analizzare la carrellata infantile? Da piccola mia mamma mi comprò (giorno nefasto) un abito Pierrot: che tristezza! Già il fatto di disegnare una lacrima nera su viso imbiancato mi pareva un supplizio. Povero Pierrot….
L’anno dopo, dietro mie lagnanze, passammo ad un abito stupendo, più femminile, che ancora conservo: la principessa di Baghdad. Abito color avorio, bordato d’oro e pieno di disegni brillantinati, una tiara tutta tempestata di finti brillanti e orlata d’oro, che dava alquanto fastidio quando si ballava scatenati Il ballo del qua-qua, ma bellissima da vedere. Allora ignoravo quanto quella città sarebbe stata martoriata…
Ed infine…odalisca! Pantalone ampio, a righine azzurre e rosa, fusciacca alla vita, camicia rosa con ruches e maniche a sbuffo, gilet in tinta…e copri-scarpa dorato con ricciolo! Certo che con il mio peso di allora, diciamo un po’ sovrabbondante, non era certo un bel vedere…ma a 10 anni non si guardano queste cose, per fortuna. O forse i bambini d’oggi sono più precoci, e già si fissano con la forma fisica?
Infine una nota...di colore. Sono rimasta un po' allibita nel vedere che la "colombina" del famoso volo dal campanile di San Marco, a Venezia, quest'anno era Coolio! Beh, con tutto il rispetto, ma mi pare che abbia ben poco della colombina, e in ogni caso mi domando il motivo di questa scelta. Il prossimo anno mi butto io!

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