lunedì 29 settembre 2008
Con o senza capelli
Vi ho mai parlato dei miei capelli? Beh, sono un mio cosiddetto "punto di forza", nel senso che essendo tanti, ricci, mori e sani, mi aiutano ad apparire al meglio. Per darvi un'idea come quelli di Raffaella Fico. Chi è? Boh!
Poi ogni tanto mi piace vedermi "liscia", e allora mi reco dalla mia parrucchiera di fiducia, ed esco come nuova: ma in tanti anni ho trovato solo UNA persona è capace di stirarmi la chioma come si deve: Michela. L'ho seguita e la seguirò avunque andasse pur di farmi stirare i capelli da lei, ha la forza di 100 braccia, come la Pasta Matic di bei tempi andati. Altro che parrucchieri cinesi di cui si parla tanto in questi giorni!
Non capisco come mai Afef non cambi MAI pettinatura, visto che ha dei bellissimi capelli. Avete notato? Sempre coi capelli sciolti, e ricci. Poca fantasia per una che è sposata col Tronchetti...
E' innato nella donna il desiderio di cambiare: colore, taglio, pettinatura. Si comincia da adolescenti, coi colori più improbabili, si sperimenta insomma la tenuta del proprio capello, sottoponendolo a gel, lacche, spille, mollette, e quant'altro.
Da piccola mia mamma, non volendo perdere troppo tempo a spazzolarmi, decise che per me ci voleva il taglio "alla maschietto" e mi faceva tagliare i capelli così corti che spesso mi dicevano: "Ma che bel bambinO, come ti chiami?"
Poi, quando riuscii a ribellarmi a tutto ciò, mi resi conto che non riuscivo a gestire tutta quella massa di capelli, e iniziò la fase "coda di cavallo": la mia era talmente grossa, ampia e pericolosa, che in autobus dovevo stare attenta a chi avevo dietro di me.
A 14 anni un'amica più grande di me mi suggerì una cosa che mi cambiò la vita: la schiuma! E così da lì in poi i miei capelli, non più crespi, furono lasciati liberi di esprimersi. Peccato che io li abbia avviliti più volte: a 15 anni mi feci i capelli rossi, con metodo casalingo, e il giorno dopo, a scuola, mi soprannominarono RED.
Poi decisi di voler essere bionda, e applicai il famigerato "Cristal Soleil": peccato che le dosi consigliate fossero per chi ha una capigliatura normale, e mi ritrovai con i capelli biondi solo sopra e neri sotto, come la cantante dei Berlin in Take my breath away...
Dopo i 18 anni volevo assolutamente i capelli lisci: TUTTE volevano i capelli lisci. E così comprai un arnese infernale, che lasciava più capelli nel lavandino che in testa: la piastra! Considerate che era una piastra di 15 anni fa, non quelle che fanno oggi, in "ceramica con tormalina" (cosa diavolo è non lo so!) e a temperatura controllata...
Infine ho capito che se madre natura mi ha dotato di capelli castani e ricci, non è saggio lottare contro. :-)
Ecco i Berlin nel mitico film Top Gun:
sabato 27 settembre 2008
Californication!
Eccolo, l'ho trovato, il mio nuovo telefilm cult!
Sinceramente, il Dr. House mi sta annoiando, sempre uguale a se stesso, e anche i ragazzi di Grey's anatomy stanno tirando un po' troppo la corda, ed ecco qui il David Duchovny di X-files, ritorna più fico che mai con scene hot, e tanta, tanta ironia.
Hank, scrittore di successo, si trasferisce a Los Angeles per seguire da vicino la sorte del suo libro, dal quale viene tratto un film, e la compagna, che lo lascia per un ricco, noiosissimo californiano, portandosi dietro la figlia.
Hank, lontano dalla sua musa e dalla sua città, sembra aver perso l'ispirazione e si riduce a scrivere per un blog, trascorrendo le giornate tra un eccesso e l’altro, fra donne bellissime di ogni età e gusto sessuale, fra sballi continui e batoste private.
Non smette mai di provarci con la ex, della quale è ancora follemente innamorato, ed è tenerissimo e imbranato con la figlia.
Hank ha quell'aria cinica e stropicciata, dell'uomo che non "chiede mai" e che, in un modo o nell’altro, riesce ogni volta a cadere in piedi: genere questo che piace tanto a noi donne (e non dite di no!).
Le puntate sono piacevoli, il racconto veloce, c'è la giusta dose di carni femminili ben esibite, e di trasgressioni: sesso, anche estremo, droghe, grosse ubriacature, personaggi fuori dalle righe. Ma anche sentimento, che quando rischia di eccedere nel melenso viene immediatamente fatto virare nell’umoristico e nel grottesco.
Insomma, ve lo consiglio, e qui sotto potete farvi un'idea:
mercoledì 24 settembre 2008
Riscaldiamo la minestra?
Premettendo che a me la minestra riscaldata piace, ed anzi mi pare ancor più buona che appena fatta, l'argomento è ben altro: credete che due persone, che si sono amate (o almeno questa dovrebbe essere la premessa), possano rimettersi insieme dopo essersi lasciate?
A me è successo, e devo dire che la seconda volta è andata molto meglio della prima, per una serie di motivi: si erano appianate le divergenze, c'è stato modo di riflettere sugli errori commessi, e maggior consapevolezza dei propri sentimenti.
Che poi la storia sia finita comunque, è un particolare che qui non interessa :-)
Conosco poi coppie solidissime ora, che hanno DOVUTO lasciarsi prima di fare il grande passo, sia esso convivenza o matrimonio, quasi una sorta di "fuga" dalla realtà, per poi rendersi conto che non potevano stare uno senza l'altra.
In questi casi è soprattutto l'uomo a fuggire, per poi rendersi conto che forse quel che temeva di perdere (libertà, avventure, amicizie...) era poca cosa in confronto all'amore che provava per la sua ragazza.
Che poi dico io: perchè fidanzarsi/sposarsi significa per forza perdere queste cose? Significa forse abbandonare TUTTE le vecchie, sane abitudini, ad esempio uscire con gli amici, o essere liberi di andare via 2 giorni da soli? Perchè la donna (come più spesso avviene) LEGA il suo uomo, fino a soffocarlo? Vedi foto ;-)
Non concepisco la coppia "chiusa", in cui è indispensabile fare tutto insieme: che noia! Perchè incavolarsi se lui (o lei) vuole i suoi spazi? Anzi, penso sia proprio l'unico modo per far durare il rapporto, per creare sempre nuovi stimoli...ovviamente a meno essi non consistano in una bionda con la 4 di reggiseno! Significa solo avere i PROPRI interessi e spazi, per poi condividerli quando si sta insieme: e questo fa crescere entrambi.
Questo almeno è il mio punto di vista, anche se sono donna, e quindi per me questa concezione della vita di coppia è dura da mettere in pratica: perchè anch'io a volte sono caduta nella trappola del "Esco con il moroso, altrimenti non esco", ma ora, dopo diverse esperienze, penso di essere giunta al "Se non hai voglia di venire, io esco lo stesso, ci vediamo dopo". E pretendo altrettanta apertura mentale da parte di chi mi sta accanto. No alle gelosie, no alla possessività, sì al rispetto.
Tornando però al tema del post, cosa ne pensate?
lunedì 22 settembre 2008
Fiori o bagnoschiuma?
Che bello ricevere dei fiori! E’ emozionante vedere quei bei mazzi colorati, composizioni che sono vere opere d’arte. E’ altrettanto emozionante che un uomo rubi una rosa da un giardino per donartela…
Purtroppo però, tanto amo i loro colori e profumi, quanto non ne conosco i nomi. Se dovessimo giocare a quel gioco di parole in cui, scelta la lettera, bisogna indicare Nomi, Città, Cose, Fiori…che iniziano con quella lettera, perderei sicuramente a causa della casella Fiori. So identificare il garofano, la primula, il glicine, la rosa, la calla, il gelsomino e il mughetto. Ma se mi chiedete com’è fatto un gladiolo, o un ranuncolo, o una peonia, non so cosa dire.
Per non parlare degli alberi. Io sono cresciuta in un ampio giardino, in cui c’era di tutto, eppure so com’è fatto un pino (che poi c’è pino e pino), un faggio, un tiglio e una magnolia, ma niente di più. E pensare che mia mamma conosce i loro nomi in latino volgare!
Mi manca il pollice verde, non c’è dubbio. Non mi ricordo di bagnare le piante, figurarsi se posso ricordarmi di parlare con loro! Quando mi regalano una pianta mi fa molto piacere, ma poi me ne scordo: immancabilmente si secca.
Lo so, sono un mostro, ma giuro che, se mi regalate dei fiori cercherò di cambiare! Quindi, uomini all'ascolto, siete pregati di evitare i classici regali: basta con i CD di cantanti "di nicchia", basta con la biancheria intima color petrolio, non regalatemi mai più fermagli per capelli nati per chi soffre di alopecia, nè bamboline assurde che finiranno nel primo cassonetto, o confezioni di bagnoschiuma dagli odori esotici (c'è forse un messaggio dietro???): ora sapete cosa regalarmi. Senza esagerare però, eh! ;-)
sabato 20 settembre 2008
Pensieri d'autunno...
Domani ci sarà l'equinozio d’autunno, dal latino "notte uguale": gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni di ogni anno in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata.
Ma per me significa solo che fra poco ci ritroveremo sotto l’albero di Natale a fare regali stupidi a persone che non vorremmo rivedere mai più.
Di solito questi passaggi di stagione mi cagionano sempre uno scompenso: a primavera vado in crisi perchè "non ci si sa mai come vestire" e "non ho niente da mettermi", e "prima fa freddo, poi fa caldo", e così via. Senza contare la prova costume, ma potrei dire anche la prova copricostume, che è in grado di gettarmi nella disperazione più nera.
Un moto di tristezza ancor più grande mi assale anche in autunno, della serie "un altro anno che se ne va" oppure "non esistono più le mezze stagioni" ecc. E devo aggiungere che le temperature di questo settembre stanno confermando questo assunto.
Poi le foglie secche sui marciapiedi, i primi maglioni tirati fuori tutti schiacciati dai cassetti, le mani fredde…
Quest’anno però voglio affrontare tutto ciò con spirito diverso, e visualizzare le cose positive che si palesano ad ogni cambio di stagione.
Provo a concentrarmi...che dire delle foglie gialle e rosse, che colorano gli alberi, dei pomeriggi in cui imbrunisce pian piano, e alle 6 c'è quell'atmosfera quasi sospesa, con le luci dei lampioni che appena si accendono, la città che è ancora nel pieno dell'operosità...e ci si ferma al bar a bere una birretta.
E le castagne col vino novello le vogliamo dimenticare?
O una serata a casa, quando fuori piove e si sta sul divano con la coperta di pile, a guardare un film, di quelli che alla fine piangi...
E poi stare sotto il piumino caldo la domenica mattina, bere una cioccolata calda con panna quando l'umore è sotto i piedi, andare al cinema a Santo Stefano, per evitare altre visite di parenti-serpenti, o ancora festeggiare con gli amici l'ennesimo compleanno...
E poi...mmmm....non mi viene in mente altro, purtroppo! Anzi, più mi concentro, e più penso a quanto mi mancano il gelato, il mare blu, i sandali, e il tepore sulla pelle, l'abbronzatura, e il sale sul viso, l'anguria fresca...
Però è ben vero che ho passato un'ottima estate, piena di mare, amici, mojito e aghi di riccio. ;-)
Un altro anno sta per commiatarsi, ma non deve dispiacermi: il 2008 è stato un anno difficile, meno del precedente, e sicuramente più del prossimo.
mercoledì 17 settembre 2008
A cosa pensi?
Chiedere ad un uomo cosa pensa in certi frangenti, è come chiedere ad una donna perchè piange dopo un orgasmo.
Nella maggior parte dei casi la risposta è NIENTE.
Perchè il cervello dell'uomo, è ormai scientificamente provato, ha meno "materia bianca" di quello femminile. Cosa vuol dire? Che la capacita’ verbale di comunicazione è normalmente più rapida e completa nel genere femminile, vi è una migliore integrazione tra pensiero ed emotività.
Quindi se chiedete ad una donna cosa sta pensando, o perchè abbia pianto dopo un orgasmo, o come sta quella sua cara amica che è piena di problemi, preparatevi per una dissertazione di almeno 10 minuti.
Invece gli uomini ci stupirebbero (o no?) se sapessimo veramente cosa passa loro per la testa quando siamo con loro!
L'Inter in Coppa, l'assicurazione, il sesso, il capo, il Superenalotto, il carrozziere, il sesso, il commercialista, i tappetini dell'auto, e le sigarette, e che BONA quella, e che palle domani è lunedì, il sesso, il calcetto del martedì, la ricarica del telefonino, un cliente che rompe, il sesso, la Gazzetta, portare fuori il cane, il nuovo IPhone, il sesso, la posta elettronica, la ragazza conosciuta in chat, Ebay, il fantacalcio...ma MAI il compleanno della mamma, l'anniversario di matrimonio, i guai amorosi dell'amico del cuore (quelli "si superano").
Ora, senza voler proprio sminuire il cervello maschile, perchè non è vero che siano tutti così, anzi conosco molti "cervelli fini", di sensibilità ed intelletto strabilianti, voglio dilettarvi con queste frasi tipiche, e relativa interpretazione:
E' solo succo d'arancia, provalo!
(Ancora tre bicchieri e avrò la testa tra le sue gambe)
E' simpatica.
(Non me la faccio finchè non ho proprio nessun'altra)
Me la sono fatta.
(Mi sono fatto gran sogni su di lei tutta la settimana)
Ti voglio ancora!
(...almeno per stanotte)
Non ho voglia di ballare adesso.
(Stronza! Lo sa che non sono capace)
Sono un romantico.
(Sono povero)
Ti chiamo io.
(Preferirei finire sotto un tir che rivederti)
Penso dovremmo essere solo amici.
(Sei brutta)
Non ci siamo già visti?
(Bel culo)
Dovremmo vedere altra gente.
(HO visto altra gente)
martedì 16 settembre 2008
Alfabeto del mondo
Invano mi attardo a decifrare
l'alfabeto del mondo.
Leggo nelle pietre un oscuro singhiozzo,
echi soffocati tra torri e palazzi,
grazie al tatto indovino la terra
piena di fiumi, paesaggi e colori,
ma quando li copio mi sbaglio sempre.
Per scrivere devo aggrapparmi a una linea
sul libro dell'orizzonte.
Disegnare il miracolo di quei giorni
che galleggiano avvolti nella luce
e si liberano in canti di uccelli.
Quando in strada gli uomini che oscillano
dal rancore alla fatica, cavillosi,
mi si rivelano più che mai innocenti.
Quando il baro, il furfante, l'adultera,
i martiri dell'oro o dell'amore
sono soltanto segnali che non ho saputo leggere,
che ancora non riesco ad annotare nel mio quaderno.
Quanto vorrei che almeno per un istante
questa pagina febbricitante di poesia
incidesse ogni lettera nella sua trasparenza:
la o del ladro, la t del santo
il gotico dittongo del corpo e del suo desiderio,
con la stessa scrittura del mare sulle sabbie,
la stessa cosmica pietà
che la vita distende davanti ai miei occhi.
Eugenio Montejo
sabato 13 settembre 2008
Libero arbitrio
Su questo blog ho parlato un po' di tutto: sesso, pulizie, corna, amicizia, film e musica, uomini, animali...ma non ancora di Chiesa.
Giorni fa però mi è proprio saltata la mosca al naso. Premetto che posso definirmi una cattolica non praticante, come penso la maggior parte degli italiani, che "nascono" cattolici, e non possono scegliere a quale confessione aderire. Non è come scegliere la scuola superiore: i genitori ti informano, ti spiegano che c'è il Liceo Classico, lo Scientifico, Ragioneria...ma non ti dicono che c'è l'Induismo, o il Buddhismo.
Vi confesso che mi sono allontanata progressivamente dalla messa domenicale (e dai dogmi creati dalla Chiesa) per motivi di "difformità di vedute". Mi spiego: come posso ascoltare quasi un'ora un prete, che con tutto il rispetto, mi propugna la castità prima del matrimonio, la pace in terra e l'amore verso il mio nemico? Quanta ipocrisia!
Alcuni dati: in Italia quasi l'88% si proclama cattolico, ma solo il 37% è praticante; peraltro la larga maggioranza è favorevole ai Pacs e difende il divorzio. E in molti giustificano anche l'aborto. Segnali forti no?
Tralasciando l'eterna querelle attorno all'anacronistica negazione della comunione per i divorziati, il divieto di utilizzare il preservativo anche in paesi come il Mozambico, dove l'80% della popolazione è affetta da HIV,la misoginia latente ma insinuante, ecc, mi viene proprio il nervoso quando leggo che ad un ragazzo paraplegico è stato negata la possibilità di sposarsi davanti all'altare per la presunta "impotenza copulativa" dopo un incidente stradale. E' PAZZESCO. E' questo lo spirito cristiano che portano nel mondo i tanti, coraggiosi e forti missionari che aiutano le popolazioni più bisognose? Non credo...
Coloro che si prodigano, e sono tanti, per i bisognosi, in ogni parte del pianeta, loro sono da ammirare, e non certo i pretuncoli che se ne stanno in Vaticano con le scarpe di pelle umana fatte su misura, e i vestimenti con intarsi d'oro da 1.500 euro!
Altra questione: Eluana. La Chiesa è contraria sia al suicidio assistito sia all'eutanasia (posizione che deriva dal valore assoluto attribuito dai cattolici alla vita umana intesa come dono di Dio). Ma chi difende il suicidio assistito ritiene che l'uomo, nella sua autodeterminazione, possa decidere di terminare la sua esistenza, e chi difende l'eutanasia ritiene che sia un atto di pietà far morire chi sta soffrendo.
Io penso che la Chiesa cattolica, quale punto di riferimento per quasi 1 miliardo di persone nel mondo, possa e debba esprimersi su questioni di attualità, anche proponendo visioni discordanti rispetto al sentire comune. Ma non PUO' imporre le sue decisioni al libero arbitrio umano.
Vi segnalo infine su Wikipedia la voce Critiche alla Chiesa... ma prendetela con le pinzette!
giovedì 11 settembre 2008
L'ideale esiste?
Avevo già dissertato circa l’uomo ideale. Ma oggi torno sull’argomento dopo aver letto che, alla domanda su quale sia la prima cosa che si guarda dell’altro sesso, gli uomini e le donne hanno sempre mentito sapendo di mentire.
Siete veramente convinti che le prime valutazioni a nostro riguardo vertano sullo sguardo o sui capelli? Come possono gli uomini non soppesare taglia di reggiseno e di pantaloni? E non siamo ipocrite: noi donne non guardiamo solo le mani e il sorriso, e non basta che lui “faccia ridere”! Nessun accenno a posizione bancaria e cilindrata della macchina?
E’ vero che un uomo brutto può essere affascinante quanto George Clooney quando “ci sa fare”, è beneducato e ha senso dell’umorismo. Non altrettanto può dirsi per la donna brutta, e magari stagionata, che anche se fa ridere più di Geppi Cucciari, rimane una racchia che nessuno si porterebbe a letto.
Sì perché a letto, spiega questo studio, non c’è posto per le risate: ma chi l’ha detto? Io ci ho sempre messo un po’ di buona autoironia, e ha sempre funzionato. Ovviamente senza prendere di mira le prestazioni sessuali del lui di turno, e senza offendere quel gran EGO che di solito hanno gli ometti sotto le lenzualo…piuttosto è importante saper sorridere delle proprie pecche, delle proprie caratteristiche, anche quelle più evidenti. Baffi a parte. ;-)
Sapete bene, per fare un esempio, come io sia maldestra, e anche pochi giorni fa, dopo aver sfornato una bella torta fumante, nel tentativo di girarla per metterla su un piatto, mi è caduta per terra e si è fatta in dieci pezzi!
Ma perché non riderci su? Beh, al momento ho imprecato in turco, visto il misfatto non volevo crederci, ho appoggiato le mani sul lavello, guardando attonita ciò che rimaneva del dolce sul pavimento piastrellato…che pena! Poi però, dopo aver raccolto il recuperabile, e averne fatta un’altra, ancora migliore della prima, mi è venuto spontaneo riderci su. E chi mi conosce sa quanto sia in grado di prendermi in giro: bene, si può fare anche a letto?
martedì 9 settembre 2008
Supporto tecnologico!!!
Siete di quelli che si ricordano i sogni ogni mattina, o di quelli come me che se li ricordano una volta al mese? Io adoro sognare, è come vivere una vita parallela...mi sveglio e ritrovandomi nella solita stanza nella solita vita ne resto quasi delusa. C'è stato un periodo, qualche anno fa, in cui ogni mattina mi sforzavo di ricordare i sogni e li riportavo in un diario (che rileggendo ora sembra scritto da una malata di mente!).
Ma ci sono delle tecniche per ricordarli? Pare di sì: ecco cinque facili regole.
1. prima di addormentarti ripeti a te stesso con convinzione: "Al mio risveglio ricorderò il mio sogno, al mio risveglio ricorderò il mio sogno..." (mah!)
2. il risveglio non deve essere troppo brusco: prima di alzarti resta un momento a letto, rilassato, immobile, in uno stato non ricettivo (su questo punto sono d'accordo, anche se nel logorio della vita moderna mi pare un po' difficile da attuare...)
3. sforzati ora di riportare alla mente il sogno, anche un solo particolare, e piano piano ti torneranno alla memoria i particolari piu salienti e infine il sogno intero e le emozioni provate.
4. trascrivi il sogno (tieni sempre a portata di mano sul comodino carta e penna): la trascrizione deve essere più completa possibile. Anche i particolari apparentemente più insigniflcanti o spiacevoli sono importanti ai fini dell'interpretazione.
5. se hai sognato figure geometriche, oggetti strani a te sconosciuti, schizzali brevemente.
Poi è possibile interpretarli, ad esempio attraverso un libro dei sogni o siti come questo . Oppure è possibile attribuire loro dei numeri, da giocare poi al lotto. Mai vinto niente.
Ma se è vero che alcuni sogni riprendono un qualcosa che ci è accaduto durante il giorno, e ci ha colpito magari nel subconscio (ad esempio senti un nome, e la notte stessa sogni una persona che lo porta e che non vedi da anni), è altrettanto vero che alcuni episodi onirici hanno proprio dell'assurdo: scambi di frasi senza senso tra persone che non hanno alcun legame tra loro, amici che non vediamo dalle elementari, animali che ci sbranano, cadute nei burroni...o sogni erotici! :-)
Qui sotto alcune interprestazioni:
Sogno erotico con un uomo di colore
Sognare un uomo di colore significa avere dei desideri sessuali repressi e che nella realtà tendi a reprimere i tuoi desideri.
Sogno erotico vicino o nell’acqua
Sognare di stare con il proprio partner vicino ad un fiume, mare o in barca significa che stai vivendo una bellissima storia d’amore e che nella coppia vi è grande armonia.
Sogno erotico con il fuocoIl fuoco è il simbolo della passione ma il significato del sogno dipende da come si manifesta il fuoco. Se sogni di stare davanti al camino significa che storia d’amore che stai vivendo è molto importante per te e il tuo amore per il tuo partner è dinamico e vivace.
Sogno erotico di nuditàSognare di essere nuda tra la gente significa che desideri vivere libera dalle convenzioni e dalle ipocrisie.
Sogno erotico con un’amicaSognare di stare con un’amica non significa che abbiamo problemi con la nostra sessualità. Fare questo tipo di sogno significa che desideriamo assomigliare alla nostra amica. (mah!)
Vi lascio questo pezzo tratto da Vanilla Sky, con musica del meraviglioso Jeff Buckley. Ma non cliccate se non avete visto il film, potreste rovinarvi la visione, che comunque vi consiglio vivamente...
"Every passing minute is another chance to turn it all around".
venerdì 5 settembre 2008
A proposito di pezzi d'uomo...
Oggi vi voglio segnalare un nuovo telefilm, o perlomeno per me è nuovo: A proposito di Brian, che pare abbiano mandato su Rai2 (con la "strana" presenza di Roul Bova!) la scorsa stagione e su FoxLife. Ecco il sito What about Brian .
Trovo che l'attore sia superlativo! Si chiama Barry Watson . Certo non potrà mai superare i miei preferiti Edward Norton e Robert Downey Jr.
La trama: "Non voglio che mi presentiate più nessuna ragazza. Vivo la mia vita, faccio quello che voglio e non mi interessa quello che pensano gli altri!" Questa frase, che già di per sè gli fa guadagnare 1000 punti ai miei occhi, riassume lo stile di vita di Brian Davis - il fico appunto - i cui amici sono tutti felicemente accoppiati.
Nicole (Rosanna Arquette) e Angelo (Raul Bova), si sono appena sposati, Dave e Deena lo sono da tempo, mentre Marjorje e Adam si sono appena fidanzati. L'unico scapolo è Brian, che alla soglia dei 34 anni, inizia a chiedersi se troverà mai la donna della sua vita, o meglio si domanda perché è così difficile trovarla. Un motivo forse c'è: la cotta per la compagna del suo migliore amico. E le coppie che sembrano felici celano in realtà un sacco di problemi.
mercoledì 3 settembre 2008
E' nata
Stamattina alle 5.40 è nata Adele. Gli sposi del 13 ottobre 2007 hanno già scodellato una bella pupa. Non li invidio, ma faccio loro tante congratulazioni!
lunedì 1 settembre 2008
Diritto a essere single
Dal mese di luglio sono stata a 3 matrimoni e 1 battesimo, pare il titolo del simpatico film con Hugh Grant, ma è realtà. A me piace andare ai matrimoni, se si tratta di amici mi commuovo e mi diverto sempre. Ai battesimi a dir la verità mi piace meno andare, sapete che non ho molto feeling con i pargoli, e poi si tratta spesso di cerimonie noiose con "allegato" un pranzo domenicale altrettanto noioso.
Ma tocco quest'argomento perchè facevo due calcoli veloci di quanto ho speso in regali: avrei potuto andare a Capo Verde con quei soldi! E mi è venuta in mente un'altra mitica puntata di Sex & the city, in cui Carrie, invitata alla festa da una sua amica che ha appena avuto il terzo figlio, viene derubata delle sue favolose Manolo Blahnik da 485 $, e ne nasce questo bel dialogo:
"Ho fatto un paio di rapidi conti e nel corso degli anni ho comprato a Keira un regalo di fidanzamento e un regalo di nozze, poi c'è stato il contributo per il viaggio di nozze e i regali per i tre figli, in totale io ho speso più di 2300 $ per festeggiare le sue scelte e lei mi fa sentire un verme per aver speso 485 miseri $ per le mie scarpe?! C'è una bella differenza..."
"Ma erano regali...Se per caso tu ti sposassi o avessi un figlio lei con te farebbe lo stesso" le dice Charlotte.
"E se io non prendo marito o non ho un bambino lei che mi dà? Un paio di calci? Prova a pensarci... Se resti single a parte il diploma non c'è una sola occasione in cui gli amici ti festeggino! A chi viene in mente di farti le congratulazioni per non aver sposato l'uomo sbagliato e chi ti regala il servizio di posate quando vai in vacanza da sola?". Così decide di aprire una lista nozze tutta per sè: "Salve, sono Carrie Bradshaw, volevo avvisarvi di persona che sto per sposarmi con me stessa! Oh... la lista di nozze è da Manolo Blahnik, grazie per adesso... a presto!"
Ecco qui la puntata, se avete voglia di vederla . E qui sotto uno stralcio:
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