giovedì 31 gennaio 2008

Carne-val


Siamo ormai a Carnevale, ma gli unici segni visibili per ora sono i coriandoli sparsi sulle strade…e le frittelle che ammiccano dai banchi delle panetterie! Martedì prossimo, in palestra, ci hanno avvisato: non si farà la lezione di spinning se tutti non saranno in maschera. :-)
Nonostante sia nata sotto Carnevale, e da piccola abbia dato delle favolose feste in maschera, non lo amo molto. Per anni mi sono rifiutata di trovare un travestimento, ed evitavo ogni possibile festa in maschera. Oppure ci andavo, ma “in borghese”.
Ma travestirsi perché, quando ci camuffiamo praticamente tutti i giorni? Forse vorremmo essere qualcun altro? Io l’anno scorso mi sono vestita da uva, sì uva. Evidentemente mi piace il vino… :-)
Due anni fa da suora sexy (mah!) e devo dire il velo mi donava assai: purtroppo però è un vestito molto utilizzato, e alla festa c’era praticamente un intero convento.
Tre anni fa una soddisfazione: il Domino , il più misterioso. Gran successo con gli uomini, venivo fermata e abbordata con scuse disparate. “Ma chissà chi c’è sotto il mantello” o il più audace “Mi piacerebbe spogliarti del mantello come in Eyes wide shut”. Ciò conferma che l’uomo è attratto dalle donne che non rivelano molto: nel caso di specie rivelavo solo gli occhi! E si sa quanto essi possono essere intriganti…
A quella festa ricordo maschere bellissime, e ricordo con simpatia due amici miei, vestiti da orsacchiotto o roba del genere, insomma erano “infilati” in un costume di pelo, tipo peluche, e vista la temperatura tropicale all’interno del locale (c’erano ragazze in bikini) loro morivano di caldo!
Ma vogliamo analizzare la carrellata infantile? Da piccola mia mamma mi comprò (giorno nefasto) un abito Pierrot: che tristezza! Già il fatto di disegnare una lacrima nera su viso imbiancato mi pareva un supplizio. Povero Pierrot….
L’anno dopo, dietro mie lagnanze, passammo ad un abito stupendo, più femminile, che ancora conservo: la principessa di Baghdad. Abito color avorio, bordato d’oro e pieno di disegni brillantinati, una tiara tutta tempestata di finti brillanti e orlata d’oro, che dava alquanto fastidio quando si ballava scatenati Il ballo del qua-qua, ma bellissima da vedere. Allora ignoravo quanto quella città sarebbe stata martoriata…
Ed infine…odalisca! Pantalone ampio, a righine azzurre e rosa, fusciacca alla vita, camicia rosa con ruches e maniche a sbuffo, gilet in tinta…e copri-scarpa dorato con ricciolo! Certo che con il mio peso di allora, diciamo un po’ sovrabbondante, non era certo un bel vedere…ma a 10 anni non si guardano queste cose, per fortuna. O forse i bambini d’oggi sono più precoci, e già si fissano con la forma fisica?
Infine una nota...di colore. Sono rimasta un po' allibita nel vedere che la "colombina" del famoso volo dal campanile di San Marco, a Venezia, quest'anno era Coolio! Beh, con tutto il rispetto, ma mi pare che abbia ben poco della colombina, e in ogni caso mi domando il motivo di questa scelta. Il prossimo anno mi butto io!

lunedì 28 gennaio 2008

Fastidio...


Quali sono le piccole cose che vi danno più noia, che vi “urtano i nervi” già logorati dallo stress quotidiano? Che ne dite del piccione di Povia? Quando ero piccola mi compravano i 45 giri dello Zecchino d’oro, i testi parlavano di caffè (" La Peppina fa il caffè/fa il caffè con pepe e sale/l'aglio no perché fa male/l'acqua si ma col petrolio/insalata senza olio/quando prova col tritolo/salta in aria col caffè"), di fiori, di gatti, di dentini da latte…nemmeno la fantasia di Zurlì sarebbe giunta a cantare di un uccellaccio che sporca dappertutto!
Altro personaggio di cui non reggo la vista è Giorgia. Un’ossuto manico di scopa che, pur dovendole riconoscere una voce notevole, fa la gatta morta, cioè è convinta di avercela solo lei (e non mi riferisco alla voce).
La Multipla: che macchina! Dopo la Duna si sperava che la Fiat avesse capito l’errore…
E le telenovelas argentine sono trasmesse ancora da Rete4 no?
E che dire dello scoiattolo che, con cattivo gusto, salva la foresta? Non salverà però l’educazione dei bambini d’oggi, che ovviamente lo imitano. Poveri noi.
Ma nella mia black list metto anche i Crocs , le lenzuola con gli animali, le donne che portano i bermuda con gli stivali, i balli latino-americani, le ascelle non depilate...e all'opposto i gatti nudi (cioè senza pelo)…
E voi cosa aggiungete? :-) Vi lascio con i mitici Cavalli Marci, breve brano del "lontano" 1997 ma TRISTEMENTE attuale, vista la situazione politica/sociale/economica/culturale d'Italia.

domenica 27 gennaio 2008

Mozzarella dal finestrino?


Io sono mezza siciliana, sono nata al nord ma sento molto il legame con quella terra. Alcuni connotati si vedono subito: capelli ricci e scuri, pelle che si abbronza facilmente e…capacità di trasformare un panino farcito e un Krapfen alla marmellata in 2 kg in più sulla bilancia nell’arco di una settimana.
Altre caratteristiche si scoprono frequentandomi: la voglia di parlare con gli sconosciuti sull’autobus o in sala d’attesa, l'antipatia per i napoletani, la passione per la pasta, la gelosia che mi fa tirare piatti in testa…
Sento molto il legame con terra di mio papà: quando vado a Palermo mi si apre il cuore...e anche lo stomaco. Lì non puoi non mangiare: i bar non hanno un semplice banco con alcuni panini sparuti e poche brioches, che alle 11 sono già finite.A Palermo i banchi dei bar sono lunghi almeno 10 metri, e sono zeppi all'impossibile di ogni tipo di cibo, imbottiti, fritti, crocchette, involtini, panzerotti...e i dolci non ne parliamo! Le gelaterie non possono chiamarsi tali se non hanno almeno 35 gusti. In Sicilia non puoi non mangiare: persino ai semafori puoi acquistare attraverso il finestrino meloni, angurie, mozzarelle di bufala ed altre leccornie. E devi fare in fretta, perchè lì prima ancora che diventi verde già ti suonano!

venerdì 25 gennaio 2008

Nascite...


Fiocco azzurro nel blog!! No, no, cosa avete capito, non sono io la neo mamma per carità!
Il 21 gennaio è nato Lorenzo, il bambino di una cara, “vecchia” amica. Mi pare così strano vedere diventare mamma una compagna di classe con cui andavo a fumare di nascosto in bagno!
Devo accettare la realtà: dopo la fase “lauree” sto entrando nella fase “matrimoni” (graditissima) e si avvicina la fase da me più temuta: i battesimi!! Aiuto…non ci voglio andare!! Non voglio regalare oggettini rosa o azzurri, scarpette mignon o bavaglini con il nome ricamato.
Non voglio stare in Chiesa 45 minuti a sentire “accogliere nella comunità cristiana un’anima pura”. Non voglio andare a bere un tè da un’amica e dovere vedere i suoi capezzoli distrutti mentre cercano di far tacere una bocca senza denti.
Le mie amiche non diranno mai ai loro pargoli “Guarda chi c’è, la zia Dandy! Non sei contento?” perché si metterebbero ad urlare. E io pure. :-)
Per dirla con un eufemismo non ho il senso materno, che dicono esista in ogni donna. Ma chi l’ha detto? Non mi piacciono i bambini, specialmente quelli degli altri. Sicuramente amerò i miei, semmai li avrò, perché sento che potrei essere un’ottima madre, ho senso di responsabilità e attenzione per gli altri, ma per ora no, grazie.
E non rimando la gravidanza perché penso alla carriera, o perché mi manca “il seme”, ma semplicemente perché non lo voglio.
Sarò immatura? Forse…non voglio la responsabilità che un essere completamente dipendente da te impone.
Sarò egoista? Forse…la mia libertà viene prima di tutto.
Sarò insensibile? Forse…ho paura, e/o poca confidenza coi pargoli.
Ho anche pensato di congelare i miei preziosi ovuli …metti caso che fra 15 anni cambi idea e venga assalita da un profondo desiderio di maternità? Siamo attorniati da mamme over 40, Samantha De Grentet, Marcia Cross,Halle Berry...ma è anche vero che i personaggi dello spettacolo (si presume molto abbienti) abbiano la possibilità di rivolgersi ai migliori specialisti e di fare tutti i controlli del caso. Congelare gli ovuli in Italia non è possibile, solita limitatezza nostrana, ed ha un costo quindi piuttosto rilevante.
In ogni caso, per il momento, mi limito a scansare con cura gravidanze indesiderate, e onde evitare di pormi il dubbio (194 o non 194?) prendo le mie precauzioni: assumo la pillola e faccio infilare anche il preservativo, CHE NON SI SA MAI! ;-)|

lunedì 21 gennaio 2008

Material girl?

Sono una materialista, lo ammetto. Che male c’è ad amare le cose belle, a volerle comprare? La mia carta di credito scade nel 2010 ma dovrò cambiarla prima per l’eccessiva usura: è consumata ormai! Quante "strisciate"…quanti acquisti che colmano i vuoti esistenziali.
Borse, gonne di tutte le fogge, scarpe, orecchini, e poi calze, orologi, stivali, ma anche gadgets per il pc, il telefonino più moderno (magari rosa), smalti, rossetti…
Devo dire però che metto e/o uso tutto ciò che compro: detesto lasciare un abito nell’armadio o rendermi conto di aver speso 100 euro per una macchina per fare il pane, quando la dietologa me l’ha vietato!
E’ inutile nascondersi dietro un dito: il denaro aiuta, e parecchio. E la vecchia storia dei “due cuori e una capanna” è la solita magra consolazione dei poveri.
Tutte le donne guardano al “dio-soldo”. Alcune in maniera più marcata basano la scelta dei loro partners sugli zeri del loro conto in banca. Ormai molte lavorano (diciamo pure la maggioranza delle giovani donne) per cui possono contare su un proprio budget mensile, ma avere un fidanzato abbiente ci rende più felici. Chi lo nega?
Mi accuserete di opportunismo, materialismo e quant’altro? Ma è ciò che penso. E non credo a chi mi dice che è felice di fare sacrifici per arrivare a fine mese, e non può viaggiare o permettersi altri sfizi.
Non ho mai cercato un partner perché aveva la Porche e il loft in centro, anzi in genere ho trovato questi ragazzi poco interessanti per molti aspetti, ma non posso nemmeno negare di subirne il fascino.
I miei fidanzati sono sempre stati ragazzi normali, con i problemi economici dei giovani d’oggi, e nessuno di loro mi ha regalato un “diamante per sempre”, né un viaggio a New York per l’anniversario…devo aggiungere un PURTROPPO...ma devo anche ammettere che mi hanno amato e mi hanno resa felice lo stesso.
Un bel pool party di ragazzi ricchi:

venerdì 18 gennaio 2008

Spesa pazza

Non mi piace molto fare la spesa. Ho pensato di farla su internet e farmela portare a casa, ma non funziona capillarmente in tutt'Italia, ed il costo è ancora piuttosto alto.
Primo consiglio che vi do, e immagino già utilizzato: MAI andare al supermercato a digiuno!! Io ero affamata, e ho comprato un sacco di schifezze. Definizione di schifezze? Tante cose buone, piene di zuccheri e/o grassi, che a persone come me fanno ingrassare di 2 kg in 5 ore.
Secondo consiglio ovvio: andare negli orari in cui è facile trovare persone della propria età. Al mattino presto ci vanno i pensionati (e io lo so bene!), in tarda mattinata le casalinghe, al pomeriggio gli adolescenti e i pensionati che hanno scordato qualcosa al mattino. E'necessario invece frequentare le corsie durante le ore serali, ancora meglio se l'orario si protrae fino a tardi. E chissà che tra uno Svelto e un Camembert non si trovi anche un bell'esemplare di maschio...
Terzo: valutare con oculatezza le offerte dei volantini: spesso celano trabocchetti! Ad esempio ieri ho fatto alcuni kilometri per raggiungere un supermercato lontano da casa mia, per acquistare uno spremi-agrumi ad un prezzo molto invitante (€ 4,99 mi pare lo sia, no?.
In realtà quel prezzo era riservato ai possessori della carta fedeltà, che io non ho...e non ho potuto nemmeno protestare, perchè ciò era "debitamente" indicato a caratteri minuscoli a fondo pagina.
Ecco un esempio di spesa compulsiva. A chi non è mai successo?? :-)

mercoledì 16 gennaio 2008

Donna in "corriera"

Vi siete accorti che il tono dei miei post è alquanto positivo ultimamente? Ebbene la mia nuova vita è ufficialmente iniziata: dal 7 gennaio ho un nuovo lavoro (e quando dico NUOVO è veramente ciò che intendo), vivo in una nuova città, conosco persone interessanti ogni giorno, frequento una nuova palestra...e vedo le cose con occhi diversi.
Purtroppo i vestiti sono quelli vecchi, perchè il mio portafoglio non permette di approfittare dei saldi. E giro in autobus per ora, finchè non potrò permettermi il motorino griffato Sweet Years e il casco della LV :-). Però sento che dopo l'uscita di Saturno dal mio segno, e le decisioni ultimamente prese, sto andando verso la luce.
La vita di città mi piace. Ho sempre amato la città: i rumori delle auto, le luci, i negozi aperti fino a tardi, i gruppi di giovani fuori dai bar...e il mare.
"Nessuno crede che la sua vita possa essere semplicemente
normale. Tutti pensiamo che dovrà essere fantastica,
e il giorno in cui decidiamo di diventare chirurghi siamo
pieni di aspettative. Aspettative sulla strada da percorrere,
sulle persone che aiuteremo e la differenza che sapremo fare.
Grandi aspettative su chi diventeremo e su dove andremo...
poi arriva la realtà. Noi tutti siamo convinti che diventeremo il
massimo. E poi ci sentiamo un pochino derubati quando le
nostre aspettative vengono deluse. Ma alle volte la realtà
supera di gran lunga le aspettative.
A volte quello che ci aspettiamo a confronto di quello che non ci
aspettiamo impallidisce.
Dovremmo chiederci perchè ci aggrappiamo alle nostre aspettative,
perchè quello che ci aspettiamo ci fa stare fermi,
in attesa. Quello che ci aspettiamo è solo l'inizio,
quello che non ci aspettiamo è quello, che ci CAMBIA LA VITA!

Se sei pronto a correre il rischio, la vita dall'altra parte è spettacolare.
"(Grey's Anatomy)
Vi lascio con collage tratto da Ally McBeal, avvocato in cArriera frustrata dai fallimenti, ma piena di autoironia.

martedì 15 gennaio 2008

Cleptomania

Oggi vi confido un segreto. Da piccola soffrivo della patologia di cui soffre anche Winona Ryder: la cleptomania. Rubavo gomme profumate in cartoleria. Mia mamma mi scoprii, minacciò di dirlo a mio papà, e da allora smisi di farlo. Ogni tanto mi viene la voglia di farlo ancora, ma la razionalità prevale sempre. Ciò peraltro avviene indipendentemente dal prezzo dell'oggetto. Gli oggetti più rubati sono i rasoi usa e getta (che io non uso!), le cartucce d'inchiostro per stampanti e gli abiti griffati. Poi il Parmigiano reggiano ( sì proprio il mio preferito :-) ), i cosmetici e la carne...mah!
Dicono che il bisogno irrefrenabile di rubare faccia parte di un gruppo di dipendenze patologiche, come lo shopping compulsivo, la bulimia o il gioco d'azzardo. Il salto tra normalità e malattia, tra il sottrarre il bagnoschiuma dell'Hotel (pienamente lecito, come ammesso da tutti gli alberghi)e il rasoio al supermarket, sta nel grande livello di eccitazione e nella totale incapacità di frenare gli impulsi.
Vi lascio con un video esilarante, in cui troviamo un perfetto Lucarelli, attorniato da Tafazzi, Rolando e Nico:

domenica 13 gennaio 2008

Figure strane...


Vogliamo parlare di figuracce? L’argomento è di attualità, visto che proprio sabato sera, durante una festa a casa di un amico, mi è successa una cosa molto imbarazzante. Nel bel mezzo della serata è infatti arrivato un amico del festeggiato, bella presenza, bottiglia di champagne in mano, tutte le donne con gli occhi addosso. “Chi è questo?” si mormorava. E le lingue biforcute hanno poi avuto modo di scatenarsi quando si sono accorte che solo UNA ce l’aveva fatta ad attirare la sua attenzione, e stava chiacchierando piacevolmente con lui da più di mezzora. Ebbene, questo esemplare mi ha vista seduta sulla tazza del water del mio amico! La storia è lunga. Non è che di solito non chiudo a chiave la porta del bagno, la ragione di ciò sta nel fatto che tempo fa un’amica comune era rimasta chiusa dentro proprio quel bagno, e solo l’intervento del padrone di casa l’aveva liberata. Io, memore di ciò, me ne son ben guardata dal chiudermi dentro, dopo aver constatato che la serratura effettivamente mostrava ancora alcune difficoltà. Lui non ha bussato, e quando ho sentito i passi, e urlato OCCUPATO, quello aveva già spalancato. Addio principe azzurro anche questa volta. :-)
Ma le mie figuracce si contano negli annali. Avevo circa 15 anni, ero stracotta di un ragazzo che prendeva sempre l’autobus con me. Beh, un pomeriggio sono stata capace di perdere l’equilibrio scendendo, e di cadere in ginocchio in una pozzanghera posta proprio sotto i gradini! Ovviamente c’era pure lui…
Per non parlare di quella volta in cui, passeggiando con nonchalance in zona pedonale, davanti ad un bar molto frequentato da giovani, non ho visto una panca in cemento, il cui colore si confondeva evidentemente col pavimento, e l’ho presa in pieno sulle ginocchia. Ovviamente non ho fatto una piega, pregando che nessuno fosse testimone di ciò, e continuai imperterrita a camminare. Girato l’angolo mi massaggiai le gambe per 10 minuti.
Mi riprometto di pensarci ancora un po’ su, e di pubblicare un secondo post con altri esilaranti episodi. La saga del Cucumis Sativus. Cercate su Google cos'è e chi mi conosce bene capirà il perchè di questa scelta. :-)

sabato 12 gennaio 2008

Foto


Adoro la fotografia. Mi piace sia fare fotografie, che vedere le opere di altri. L'anno scorso andai appositamente a Milano per visitare una carrellata di foto tratte da Sport illustrated . Cinquant'anni di sport, nelle immagini scattate dai fotografi della rivista americana.
Oggi invece vi segnalo un libro. Foto di personaggi storici, colte dal grande newyorkese Steve Schapiro

venerdì 11 gennaio 2008

Vallette zoppe...

Guardando sconsolata la tv in questi giorni di isolamento forzato, mi sono resa ancora più conto della pochezza delle cosiddette showgirls di oggi. Non ci sono degne eredi di Lorella Cuccarini (che comunque continua la sua brillante carriera a teatro) o Heather Parisi. Loro sapevano ballare, cantare, e anche parlare.
Vi ricordate sigle tipo Fantastico o Festival?
Le straniere che vediamo oggi in tv sono solo belle, sanno ammiccare e sorridere, fanno bei calendari, ma l’italiano non sentono l’esigenza di impararlo. Alcune sono simpatiche, ad esempio Juliana Moreira a fianco di Mammuccheri sa prendersi in giro e ispira simpatia. Ma non ha nient’altro. E che dire di Barbara Chiappini, Alessia Ventura ed altre vallette di cui non ricordiamo nemmeno i nomi? Mi piaceva Luisa Corna, ma pare sia già nel “dimenticatoio”, dopo essersi dedicata alla musica: nel 2006 ha pubblicato un disco, etichetta di LELE MORA!!!

giovedì 10 gennaio 2008

Febbre d'amore?

Eccomi qua. L’ho presa anch’io quest’anno. Dopo ben 4 anni ho preso l’influenza, pacifica o meno non lo so. So solo che è durata poco per fortuna, ed ora va meglio. Ma che sudate! Mi sembrava di essere Ronald Reagan in Land of confusion, con le paperelle che nuotano sopra di me: per chi non ricordasse uno dei video più geniali...

Per una come me che non sa star ferma è una pena stare a letto, e chiusa in casa. Che noia, che barba . D’altronde non ho forze per fare molto di più, persino le parole crociate richiedono uno sforzo insostenibile.
Ieri ho letto un articolo sull’impazienza, sul volere tutto e subito. Citava ad esempio l’ansia che prende quando, in coda alle poste, una signora anziana blocca la coda perché non sa compilare un bollettino. La reazione che ne segue dipende da molti fattori del nostro carattere, genetici e ambientali. Un bambino cresciuto in un clima familiare avvelenato – dice l’esperto - dove ad esempio il padre non rispetta la madre, o insultarsi e ignorarsi è la norma, spesso diventerà un adulto più fragile e sarà poco capace di autocontrollarsi e di valutare le conseguenze di un’azione precipitosa. Le pulsioni appunto in genere sono tenute sotto controllo dall’Io razionale. Forse il mio è un po’ latente…sono un’impaziente. Voglio tutto e subito. E comunque ho poca pazienza, in coda alle poste o in auto. Se uno davanti a me va piano, lo devo superare per forza. E mi irrito moltissimo se non è possibile farlo.
Lui ha diritto di andare alla velocità che desidera, ma deve permettere anche a me di farlo, no? Quindi che si sposti e mi lasci passare.
Purtroppo però in genere la gente non ha rispetto degli altri, il menefreghismo è una delle piaghe della società d’oggi.

martedì 8 gennaio 2008

Segni zodiacali...


Quanti Ariete sono necessari per cambiare una lampadina? Solo uno, però ci vogliono molte lampadine.
Quanti Toro sono necessari per cambiare una lampadina? Nessuno, al Toro non piace cambiare niente.
Quanti Gemelli sono necessari per cambiare una lampadina? Due, probabilmente. Aspettano fino al weekend, ma alla fine la lampadina è al centro dell'attenzione, parla francese e dà luce del colore preferito a chi entra nella stanza.
Quanti Cancro sono necessari per cambiare una lampadina? Solo uno, ma dovrà mettersi in terapia per superare il trauma.
Quanti Leone sono necessari per cambiare una lampadina? Un Leone non cambia lampadine, al massimo le tiene ferme mentre il mondo gira intorno a lui.
Quanti Vergine sono necessari per cambiare una lampadina? Vediamo: uno per preparare la lampadina, un altro per prendere nota di quando la lampadina si è fulminata e della data in cui fu acquistata, un altro per decidere di chi è la colpa se la lampadina si è bruciata, dieci per ripulire la casa mentre gli altri cambiano la lampadina.
Quanti Bilancia sono necessari per cambiare una lampadina? In realtà non saprei ... penso che dipenda da quando la lampadina ha smesso di funzionare. Forse uno solo è sufficiente se si tratta di una lampadina qualsiasi, due se la persona non sa dove trovare una lampadina nuova. E quale sarà la migliore? molti dubbi e molte ansie!
Quanti Scorpione ci vogliono per cambiare una lampadina? E chi può saperlo? Perché volete saperlo? Siete forse della polizia?
Quanti Sagittario sono necessari per cambiare una lampadina? Il sole brilla, c'è bel tempo, abbiamo tutta la vita davanti e voi vi preoccupate per una stupida lampadina?
Quanti Capricorno sono necessari per cambiare una lampadina? Nessuno. I Capricorno non cambiano lampadine perchè con una buona e sana chiacchierata la lampadina capirà che è più logico che si cambi da sola.
Quanti Acquario sono necessari per cambiare una lampadina? Arrivano frotte di Acquario, in competizione per stabilire chi di loro sarà l'unico capace di ridare la luce al mondo.
Quanti Pesci sono necessari per cambiare una lampadina? Perché, è forse mancata la luce?

lunedì 7 gennaio 2008

W Bill


Bill Gates mi è sempre stato simpatico, e non solo perché è ricco. :-)
Nessuno può negare sia una mente eccelsa, dalle intuizioni fuori dal comune, anche oltre la sua storica partenza dal garage di Lakeside.
Mi piace il suo faccino da bravo ragazzo, la filantropia che propugna da anni, la meritocrazia di cui sempre ha tessuto le lodi, e per come ha gestito il rapporto con la sua prole.
Il video di cui oggi tutti parlano è un’idea ironica e intelligente per dire addio alla Microsoft, ma mi auspico che abbia ancora tanti conigli da estrarre dal suo cappello!

Agire con coraggio


Cercare le risposte è meglio che farsi le domande, stare svegli è meglio che dormire. Fare una cosa, anche se dovesse rivelarsi il più grande, il più tremendo degli errori, è decisamente meglio del non averci provato.
Ad un certo punto devi prendere una decisione. Le barriere non impediscono alle persone di entrare. Rimangono li. La vita è incasinata. È così. Puoi sprecarla delineando barriere o la puoi vivere attraversandole, ma alla fine nonostante tutto alcune barriere rimangono sempre ed è troppo difficile superarle.

domenica 6 gennaio 2008

Vacanze di Natale 2008

Ebbene anche questa vacanza l'abbiamo archiviata, e devo ammettere che è andata molto bene. Il gruppo era affiatato, e ci siamo divertiti. Le partite di hockey, lo slittino e lo sci, il vin brulé, la puccia e lo speck, il musetto e le patate, i soliti VIP (Lele in testa) e le serate a giocare fino ore tarde: Trivial, Non t'arrabbiare, Cluedo, Taboo, Test, e la novità Petropoli. Di 4 partite, 3 le ho vinte io: penso che d'ora in poi mi dedicherò all'investimento dell'oro nero, che proprio in questi giorni ha toccato un ennesimo massimo...